NAPOLI, 12 LUGLIO – Il Lapis Museum di Napoli è entrato a far parte della Rete dei Musei dell’Acqua dell’UNESCO, la Global Network of Water Museums (WAMU-NET) , fondata a Venezia nel 2017 nell’ambito dell’Intergovernmental Hydrological Programme (UNESCO-IHP) per rafforzare l’educazione alla consapevolezza dell’acqua.
La Rete intende coordinare le attività dei musei dell’acqua e di altre istituzioni che si occupano di gestione dell’acqua in tutto il mondo. Essa promuove i valori fondamentali del patrimonio dell’acqua in tutte le sue forme, naturale, culturale, materiale o immateriale, e cerca soluzioni per le sfide dei nostri giorni relative all’acqua collegando le conoscenze e le pratiche del passato e del presente sulla gestione dell’acqua nell’ambito degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Il Lapis Museum è stato inaugurato nel sottosuolo della Basilica di Pietrasanta nel 2021 e consente di visitare le antiche cisterne greco-romane, arricchite di luci, colori e ruscellamenti, e il Decumano Sommerso, lungo circa un miglio, che ripercorre parte dei sotterranei utilizzati come ricovero antiaereo nel corso della seconda guerra mondiale.