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Agenda 2030: sostenibilità della moda e Made in Italy, gli ‘Stati generali’ il 5 6 luglio a Roma

ROMA, 27 GIUGNO – Collegare la sostenibilità della moda al Made in Italy, il brand di qualità riconosciuto in tutto il mondo come sinonimo di ben fatto: l’iniziativa degli ‘Stati Generali della Sostenibilità nella Moda’, ovvero la quarta edizione del Phygital Sustainability Expo, il primo evento in Italia esclusivamente dedicato alla transizione ecosostenibile dei brand di moda e design, organizzato dalla Sustainable Fashion Innovation Society, si svolgerà a Roma il 5 e 6 luglio ai Mercati di Traiano.
La manifestazione, che prevede una serie di esposizioni e panel di esperti sulle nuove tecnologie di moda sostenibile e circolare, sottolinea che il connubio tra moda e tecnologia per una produzione sostenibile che consenta di ridurre le emissioni di CO2, attraverso il riciclo e l’economia circolare, è uno dei tasselli del percorso verso gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Il mondo della moda è responsabile del 10% delle emissioni di CO2 nel mondo. Secondo i dati diffusi da Valeria Mangani, Presidente della SFIS, ogni anno si producono 150 miliardi di capi dei quali il 30% rimane invenduto. Di questo, solo l’1% viene riciclato. Uno degli ostacoli a un percorso sostenibile dell’industria della moda è il cosiddetto ‘fast fashion’ a bassi costi, che determina sfruttamento del lavoro e inquinamento degli oceani per l’alto contenuto di plastiche nei tessuti. A tal proposito vi è anche una proposta di rendere obbligatoria nella targhetta di ogni capo la tipologia dei tessuti utilizzati e delle sue componenti chimiche, esattamente come si fa con i prodotti alimentari.

Adolfo Urso, Ministro alle Imprese e del Made in Italy, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento la settimana scorsa ha annunciato l’apertura di diversi tavoli sulla filiera industriale della moda nell’ambito dell’Unione Europea e una serie di iniziative allo studio per aumentare la consapevolezza del lavoro artistico e creativo del Made in Italy.
L’evento conclusivo e centrale degli Stati Generali della Moda sarà proprio la ‘sfilata narrata’ di capi ecosostenibili che indicheranno per ognuno il relativo ‘carbon print’, ovvero la quantità di emissioni di C02 nell’atmosfera e l’impatto ambientale che la produzione ha determinato.

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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