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sabato, Settembre 7, 2024

Impagliazzo sul Sud Sudan in CdS: “La guerra e’ madre di ogni poverta’”

NEW YORK, 21 GIUGNO – “La guerra e’ la madre di ogni poverta’” Parlando in Consiglio di Sicurezza per la seconda volta dopo l’intervento del 2017 sulla mediazione in Centrafrica, il presidente della Comunita’ di Sant’Egidio Marco Impagliazzo ha ricordato l’impegno che da oltre mezzo secolo ha fatto della “piccola Onu di Trastevere” un “attore internazionale peculiare, una comunità vicina alle persone vulnerabili, dedita alla pace, al dialogo interreligioso, all’aiuto umanitario e capace anche di condurre mediazioni e facilitazioni internazionali in diverse parti del mondo, dall’accordo di pace in Mozambico firmato a Roma nel 1992, al Burundi, dal Guatemala al Kosovo e a Mindanao”.

Impagliazzo e’ per due giorni all’Onu e ieri ha visto il Segretario generale Antonio Guterres. L’intervento di oggi e’ stato dedicato al lavoro che Sant’Egidio sta svolgendo in Sud Sudan, dove e’ in atto una crisi che Sant’Egidio segue con attenzione e preoccupazione la situazione dagli anni Novanta, ben prima della sua indipendenza. “Più volte John Garang, il padre fondatore di quel Paese, ha visitato la nostra sede di Roma per cercare vie di dialogo, nel pieno della lotta per l’indipendenza”, ha detto, ricordando  la cosiddetta “Iniziativa di Roma”, nata all’indomani della firma dell’accordo di pace rivitalizzato nel 2018, nella complicata fase di creazione del governo di unità nazionale: “Diverse entità politiche e militari avevano rifiutato quell’accordo ed era necessario recuperarle”, ha proseguito Impagliazzo, osservando che l’Iniziativa “ha portato al riconoscimento reciproco tra il governo e l’opposizione non firmataria e ha creato un quadro negoziale per l’impegno politico”.

Secondo Impagliazzo, “il processo ora è più inclusivo, si sta muovendo ulteriormente in quella direzione, e l’Iniziativa di Roma rappresenta un dialogo politico complementare alle istituzioni internazionali e in sintonia con esse”. Sant’Egidio, ha concluso, “si impegna a proseguire su questa strada con l’intento di creare un terreno favorevole per sradicare la violenza”. Il presidente ha poi voluto menzionare “l’importante contributo offerto dai rappresentanti della società civile e dai leader delle confessioni cristiane e religiose del Paese, una partecipazione che non potrà che aumentare nelle prossime fasi ed è un impulso decisivo nel richiamare i leader del governo e dell’opposizione alla loro responsabilità nei confronti del popolo sud sudanese e delle sue sofferenze”. (@OnuItalia)

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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