SHAMA, 18 GIUGNO – Le Unità specialistiche italiane continuano a lavorare in prima linea per realizzare progetti e interventi nell’ambito del Sector West di UNIFIL nel LIbano del Sud. Tra queste svolgono un ruolo di fondamentale importanza gli assetti del Genio, dotati di particolari professionalità, quali carpentieri, fabbro lamieristi, falegnami, idraulici, elettricisti, e operatori di mezzi speciali che, oltre ad assicurare gli interventi di mantenimento per il contingente, facilitano la realizzazione di progetti sia per le forze armate libanesi, sia per le comunità locali.
L’Italia è alla guida del Settore Ovest di UNIFIL, al comando della Joint Task Force Lebanon Sector West, con oltre 3600 Caschi Blu di 17 dei 40 Paesi che partecipano alla Missione. Il contributo Italiano supera le 1.100 unità, delle oltre 10.000 complessive, la cui spina dorsale è fornita dalla Brigata Paracadutisti Folgore, che integra lo sforzo di numerose altre componenti specialistiche delle nostre Forze Armate, le cui capacità assicurano la complementarietà e flessibilità operativa necessarie.
Presso il sito archeologico della città di Tiro, ad esempio, sono stati realizzati dei lavori di ristrutturazione di un locale adibito alla mostra di reperti e alla proiezione di filmati relativi alla storia del sito.
Inoltre, sono stati realizzati dei lavori di sistemazione dell’area addestrativa di Chawakeer della 5^ brigata delle LAF, nell’ottica di supportare lo sviluppo della capacità delle unità libanesi, nell’ambito dei termini previsti dalla Risoluzione 1701.
Anche presso il Comando del South Litani Sector di Tiro sono stati effettuati lavori di manutenzione, per incrementare la capacità infrastrutturale, con riferimento all’officina per la riparazione dei veicoli e all’impianto idraulico della palazzina del Comando.
”Le LAF – ha sottolineato il Comandante del Settore Ovest di UNIFIL, Generale di Brigata Roberto Vergori – sono un concreto riferimento di stabilità e portatrici di valori di integrità e impegno per la sicurezza del Libano. Le attività di UNIFIL sono nella loro interezza coordinate con le LAF e svolte nell’interesse della popolazione locale”.
Il contributo italiano include il personale di staff all’interno del Comando di UNIFIL, assetti dell’Arma dei Carabinieri e la componente elicotteristica dell’Aviazione dell’Esercito, inquadrata in una Task Force specialistica, che assicura attività di pattugliamento, sorveglianza, ricerca, soccorso e trasporto aereo a favore dell’intera Missione.