PARIGI,14 GIUGNO – All’UNESCO a Parigi la cerimonia conclusiva delle attività di prospezione sul Banco Skerki in Tunisia e nel Canale di Sicilia ha presentato i risultati del pioneristico progetto di cooperazione internazionale svolto sotto l’egida dell’organizzazione delle Nazioni Unite per la Cultura. All’evento hanno assistito numerosi rappresentati delle delegazioni accreditate, tra i quali il Rappresentante Permanente per l’Italia, l’ambasciatore Liborio Stellino.
La cerimonia, preceduta da una conferenza stampa di presentazione dei dati scientifici della missione archeologica, cui hanno partecipato gli esperti del Ministero della Cultura Barbara Davidde e Alessandro Asta, è stata inaugurata dal Vice Direttore Generale per il settore Cultura UNESCO, Ernesto Ottone, dal Sottosegretario di Stato alla Cultura Vittorio Sgarbi e dalla Rappresentante Permanente della Tunisia presso l’UNESCO, Chérifa Eyssar Kochlef.
Il Vice Direttore Ottone, nel ripercorrere le fasi salienti della genesi della missione, ha ringraziato tutti i Paesi che vi hanno contribuito, in particolar modo l’Italia, per aver attivato per la prima volta nella storia della Convenzione per la Protezione del Patrimonio Culturale Subacqueo il meccanismo di cooperazione internazionale previsto all’art. 11.
Il Sottosegretario Sgarbi ha ricordato le sfide emergenti che minacciano la fragilità dell’ambiente marino, quali i cambiamenti climatici e la pressione antropica, e ha sottolineato l’impegno dell’Italia per la realizzazione della missione, elogiando il coordinamento svolto dai Ministeri della Cultura e degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nonché le attività svolte dal personale della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale subacqueo, della Regione Sicilia, delle Università di Palermo e “Bicocca” di Milano, nonché dell’Arma dei Carabinieri e della Marina Militare. In conclusione del suo intervento, Sgarbi ha auspicato il rafforzamento della cooperazione internazionale, indispensabile per tramandare alle future generazioni le tracce del nostro passato.