NAIROBI, 8 GIUGNO – A margine dei lavori della seconda assemblea dell’agenzia delle Nazioni unite per gli insediamenti umani (Un-Habitat), in corso a Nairobi, l’ambasciatore d’Italia in Kenya, Roberto Natali, e il direttore della divisione Soluzioni globali della stessa Un-Habitat, Rafael Tuts, hanno firmato – secondo quanto riporta l’ANSA – un’intesa per dare il via al progetto “Waste wise Korogocho chapter”.
L’iniziativa, della durata di due anni, è finanziata dalla Cooperazione italiana e realizzata dall’agenzia dell’Onu per ambente nelle aree abitate. Il progetto mira ad avviare un sistema sostenibile di gestione dei rifiuti in modo da migliorare le condizioni sociali, sanitarie ed economiche degli abitanti di Korogocho, uno degli insediamenti informali più vasti della capitale keniana. La stessa area ha beneficiato negli anni scorsi di interventi di riqualificazione da parte della cooperazione italiana nell’ambito del programma italo-keniano di conversione del debito, del valore complessivo di circa 46 milioni di euro.
Le firme sono state apposte alla presenza del sottosegretario all’Ambiente e alla sicurezza energetica, Claudio Barbaro; del segretario all’Edilizia abitativa del ministero del Territorio, lavori pubblici, edilizia abitativa e sviluppo urbano del Kenya, Said Athman; e di Giovanni Grandi, titolare della sede di Nairobi dell’ufficio regionale dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics).
“L’iniziativa rappresenta un ulteriore esempio del partenariato con Un-Habitat e con le autorità keniane, volto a una maggiore sostenibilità delle zone urbane in una prospettiva ambientale”, ha detto Natali che è anche rappresentante permanente presso presso Un-Habitat e l’agenzia delle Nazioni unite per l’ambiente (Unep).
“Grazie al finanziamento del progetto “Waste wise Korogocho”, si registrerà un ulteriore impatto positivo in un quartiere in cui l’impegno dell’Italia è stato continuo, cambiando nel concreto la vita di quanti vivono purtroppo ancora oggi in condizioni precarie”, ha aggiunto Natali. Alle parole dell’Ambasciatore ha fatto eco quanto espresso dal sottosegretario Barbaro, riguardo tale esempio di cooperazione “perfettamente in linea con i temi che stiamo affrontando in questa sessione dell’assemblea” di Un-Habitat, che andrà “ad incidere positivamente sulla salute delle persone e su un ampliamento delle loro possibilità di lavoro”.
Per Grandi ”questa iniziativa introdurrà un approccio pilota nella gestione dei rifiuti solidi a Nairobi, che ci auguriamo possa essere replicato altrove. L’obiettivo a lungo termine è quello di lavorare con il settore privato, formale e informale, per costruire una filiera dei rifiuti sostenibili a Korogocho e in Kenya”.