NEW YORK, 28 APRILE – L’Italia ha condannato oggi all’ONU le deportazioni e i trasferimenti illegali di popolazione civile, in particolare di bambini, che – ha detto il Rappresentante Permanente italiano, Maurizio Massari in Consiglio di Sicurezza – costituiscono una violazione dei diritti umani e un crimine di guerra ai sensi del diritto internazionale.
Appello alla Russia, faciliti ricongiungimenti familiari
La riunione del Consiglio era stata convocata da Albania, Francia e Stati Uniti. Massari ha puntato i riflettori in particolare sull’impatto “terrificante” della guerra di aggressione russa in Ucraina sui bambini. “Condanniamo fermamente i ripetuti attacchi a scuole e ospedali e ricordiamo il rispetto dei Principi di Vancouver e di Parigi, nonché della Dichiarazione scuole sicure. La pratica del trasferimento forzato e della deportazione di bambini ucraini è una palese violazione del diritto internazionale. Chiediamo alla Russia – ha detto l’Ambasciatore italiano – di garantire l’accesso a informazioni affidabili e ai territori sotto occupazione, nonché di garantire che i bambini possano ricongiungersi con le loro famiglie e comunità, in linea con l’effettivo interesse superiore di ogni bambino”. L’Italia ribadisce inoltre il suo sostegno alla Corte penale internazionale e sollecita tutte le parti acciocché garantiscano la collaborazione nelle indagini in corso e sostengano l’impegno della comunità internazionale a chiedere conto degli autori dei loro crimini.
Secondo la Convenzione sui diritti del fanciullo (CRC) – ha detto Massari – gli Stati parte hanno la responsabilità di prevenire il rapimento di bambini per qualsiasi scopo o in qualsiasi forma e di adottare tutte le misure appropriate al riguardo, poiché i governi hanno la responsabilità primaria di proteggere i loro cittadini e di rispettare, proteggere e far valere i loro diritti.
Rapimenti di bambini e’ difficile da documentare
Ciononostante, i rapporti più recenti del Rappresentante Speciale del Segretario Generale per i Bambini nei Conflitti Armati (sigla: SRSG CAAC) descrivono la brutale realtà di una preoccupante e crescente tendenza. La preoccupazione si approfondisce ulteriormente – ha aggiunto il rappresentante italiano – quando si riconosce che, tra le sei gravi violazioni identificate e condannate dal Consiglio di sicurezza dal 1999, il rapimento di bambini è uno dei più difficili da documentare. In questo spirito, l’Italia ha sostenuto la redazione da parte dell’Ufficio del SRSG della Nota-Guida sui Rapimenti pubblicata lo scorso anno e presentata in occasione di un side event congiunto alla vigilia dell’Annual Open Debate di luglio. (@OnuItalia)