NEW YORK/ROMA, 11 DICEMBRE – L’11 dicembre 1946 nasceva l’UNICEF “e non per aiutare come molti pensano i bambini dell’Africa o dell’Asia ma NOI, i miei nonni, la nostra Europa che, come recita una canzone dei mitici Stadio ‘bruciava nel fuoco’ a causa della Seconda Guerra Mondiale’. Cosi’ il portavoce di UNICEF Italia Andrea Iacomini ha commentato su Twitter l’anniversario.
Quella dell’UNICEF è una storia di infanzie negate e ritrovate, di bambini curati e protetti, di bambini salvati. È la storia di quanti risultati si possono ottenere quando si collabora tra governi, individui e comunità e si investe per tutelare i diritti dei più piccoli e vulnerabili.
Nato per aiutare i bambini europei al termine della Seconda guerra mondiale, oggi il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia opera a 360 gradi per la sopravvivenza, la protezione e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti di tutto il mondo, nei paesi in via di sviluppo e in quelli industrializzati.
L’Italia è stata tra i paesi europei che ha maggiormente beneficiato degli aiuti dell’UNICEF nell’immediato dopoguerra. Al lavoro dell’UNICEF di quegli anni va un grande riconoscimento, non solo per avere assicurato il soccorso e gli aiuti ma anche per aver gettato le basi per la costruzione di uno stato sociale moderno, superando i limiti della mera assistenza. Ha cioè favorito e sostenuto le iniziative imprenditoriali e artigianali che hanno permesso al nostro paese di ricostruirsi. L’UNICEF ha aiutato l’Italia – così come molti altri paesi – ad aiutarsi da sé ed è quello che ha continuato a fare in molti paesi del mondo nel corso di questi 75 anni di attività.
Anni di progressi, nuovi obiettivi da raggiungere
Le statistiche testimoniano che sono stati realizzati molti progressi in termini di sopravvivenza e di salute infantile, ma il lavoro da fare è ancora immenso, perché oltre alla sopravvivenza è necessario garantire ai bambini e ai ragazzi protezione, istruzione, opportunità per il futuro.
Oggi l’organizzazione opera in oltre 190 paesi e territori di tutto il mondo dove vivono più di due miliardi di bambini e ragazzi, con programmi di sviluppo nel campo sanitario, dei servizi igienici, delle forniture di acqua, dell’istruzione e dell’assistenza alle madri.
L’UNICEF è in prima linea nelle emergenze umanitarie, non solo con l’invio di aiuti di primo soccorso (alimenti terapeutici per i bambini, kit sanitari e medicinali, tavolette per potabilizzare l’acqua, teli impermeabili e coperte ecc.), ma anche con programmi di sostegno psicologico per i bambini traumatizzati dai conflitti o dalle catastrofi naturali. (@OnuItalia)