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Roma Med Dialogues: da domani la Conferenza sulle sfide del Mediterraneo allargato

ROMA, 1 DICEMBRE – ”Weathering the Storm: interdependence, resilience and cooperation”: con questo titolo tornano a Roma i Med Dialogues, i dialoghi annuali lanciati dall’Italia nel 2015 con l’obiettivo di ”andare al di là del caos e di proporre un’agenda positiva nel Mediterraneo allargato”.
L’ottava edizione della Conferenza, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall‘Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), si apre ufficialmente domani con un saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e gli interventi di Antonio Tajani, Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di Mohamed Bazoum, Presidente del Niger, di Mohamed Cheikh El Ghazouani, Presidente della Mauritania, e di Giampiero Massolo, Presidente ISPI. L’intervento della premier Giorgia Meloni  chiuderà i MED-Dialogues nel pomeriggio di sabato 3 dicembre. Più di 40 sessioni, 200 relatori provenienti da 60 Paesi discuteranno di un ampio numero di tematiche, legate anche ai riflessi della guerra in Ucraina sulla regione, in particolare in tema di energia e sicurezza alimentare.

Alla data è confermata la partecipazione di esponenti di alto livello da tutta la regione del Mediterraneo allargato. Tra coloro cui è prevista la partecipazione Edi Rama, primo ministro dell’Albania, Guido Crosetto, ministro della Difesa, Emanuela Del Re, rappresentante speciale dell’Ue per il Sahel; Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’Economia; Nazila Ghanea, special rapporteur Onu sulla Libertà di religione o credo; Ahmed Aboul Gheit, segretario generale della Lega degli Stati Arabi; Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell’Aiea’; Jan Pedersen, inviato speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per la Siria; Joanna Wronecka, coordinatrice speciale Onu per il Libano.
I Rome Mediterranean Dialogues costituiscono la principale iniziativa di diplomazia pubblica della Farnesina a cadenza annuale. L’evento, co-organizzato con l’ISPI, riunisce rappresentanti istituzionali, esperti, analisti, giovani ed esponenti della società civile, dell’economia e dei media per discutere delle principali sfide nel Mediterraneo e rafforzare la cooperazione intra-regionale, intorno a quattro pilastri: Sicurezza condivisa; Prosperità condivisa; Migrazioni; Cultura e società civile.

Le sessioni di alto livello in programma quest’anno abbracceranno un ampio numero di tematiche: in particolare, il pilastro ‘Sicurezza’ affronterà tutte le priorità settoriali o trasversali che coinvolgono la regione, dalle crisi irrisolte al futuro del multilateralismo e dell’ordine globale. Il pilastro ‘Prosperità’ includerà le questioni energetiche (sicurezza e transizione) e alimentari, la sicurezza idrica, il ripensamento delle catene globali del valore e l’adattamento delle aree urbane ai cambiamenti climatici. La parte ‘Migrazioni’ sarà affrontata in maniera trasversale rispetto alle diverse sessioni. Su ‘Cultura e società civile’ sono previsti panel dedicati a letteratura e lotta alla disinformazione.

Sergio Mattarella

La Conferenza mira a favorire un dibattito aperto e informale di alto livello sulle sfide nel Mediterraneo allargato per dare sostanza alla centralità di quest‘area strategica per la politica estera dell’Italia, attraverso la definizione condivisa di una ”Agenda positiva” per il rilancio della regione: da epicentro di crisi, il Mediterraneo deve tornare ad essere spazio di crescita e sviluppo per i suoi popoli, oltre che piattaforma materiale e ideale di connessione tra Europa, Africa e Asia.
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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