Rafael MarianoGrossi
@rafaelmgrossi
The day has come, @IAEAorg’s Support and Assistance Mission to #Zaporizhzhya (ISAMZ) is now on its way. We must protect the safety and security of #Ukraine’s and Europe’s biggest nuclear facility. Proud to lead this mission which will be in #ZNPP later this week.
ROMA, 29 AGOSTO – Con questo tweet il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, ha annunciato la partenza della prima missione di controllo dell’agenzia dell’Onu che arriverà alla centrale nucleare di Zaporizhzhia alla fine di questa settimana, dopo che negli utimi giorni la guerra si era empre più avvicinata a quello che è considerato l’impianto nucleare più grande di Europa, controllato dalle forze russe dall’inizio di marzo ma gestita dal suo personale ucraino. “Il giorno è arrivato – ha scritto Grossi sul suo account Twitter -. La Missione di supporto e assistenza a Zaporizhzhya (Isamz) è in arrivo. Dobbiamo proteggere la sicurezza del più grande impianto nucleare dell’Ucraina e d’Europa… Sono orgoglioso di guidare questa missione” ha spiegato allegando una foto di lui assieme agli altri 13 componenti con indosso una divisa dell’Aiea.
Il tweet di Grossi contiene anche la fotografia di Massimo Aparo, vicedirettore generale e direttore del dipartimento di Salvaguardia dell’Agenzia, unico italiano a far parte del gruppo. Ingegnere specializzato nel settore nucleare, pistoiese ma romano d’adozione, classe 1953, Aparo si è laureato in ingegneria nucleare alla Sapienza di Roma, come riferisce La Stampa. Ha avuto esperienze anche nell’Agenzia Spaziale Europea e l‘Enea, ne 1997 è entrato nell’Aiea, dove ha prima ricoperto le funzioni di Capo della divisione dei servizi tecnici e scientifici, poi quella di Capo dell’Ufficio regionale di Tokyo nella divisione delle operazioni A, con responsabilità della supervisione delle missioni Onu sulla sicurezza degli impianti nucleari in Giappone, Cina, Corea del Nord, Corea del Sud, Australia, Indonesia, Taiwan e gli altri paesi dell’Asia. Nel 2015, a seguito della risoluzione Onu, è stato nominato Capo della Task Force Iran, un’unità operativa creata con il compito di verificare e controllare che tutti gli stati di tecnologia nucleare dell’Iran si limitino alla ricerca scientifica e siano coerenti con gli standard richiesti pena la revoca delle sanzioni internazionali.
Due giorni fa l’Ucraina aveva informato l’AIEA dei nuovi bombardamenti a ridosso del sito della centrale di Zaporizhzhya ma aveva affermato che tutti i sistemi di sicurezza sono rimasti operativi e non c’è stato alcun aumento dei livelli di radiazioni.
C’erano stati bombardamenti giovedì, venerdì e sabato, ma l’Ucraina non aveva ancora informazioni complete sulla natura del danno, secondo quanto aveva dichiarato Grossi. Il bombardamento aveva colpito l’area dei due cosiddetti edifici speciali dell’impianto, entrambi situati a circa 100 metri dagli edifici del reattore, così come un’area di cavalcavia. Tali edifici ospitano impianti tra cui impianti di trattamento delle acque, officine di riparazione di attrezzature o impianti di gestione dei rifiuti. Ci sono stati anche danni su alcune condutture idriche nel sito, ma erano state riparate.
La missione che l’agenzia dell’Onu ha costituito valuterebbe i danni fisici alle strutture della centrale, determinerebbe se i sistemi di sicurezza principali e di riserva siano rimasti funzionali e valuterebbe le condizioni di lavoro del personale, oltre a svolgere attività di salvaguardia urgenti sul sito.