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Primo Dialogo Mediterraneo sul crisi alimentare, Italia protagonista alla ricerca di soluzioni

ROMA, 9 GIUGNO – “La priorità dell’Italia è evitare una catastrofe alimentare mondiale. Quindi continueremo a impegnarci in prima linea per trovare delle soluzioni e per garantire la sicurezza alimentare dei Paesi più esposti alle conseguenze del conflitto, a cominciare da quelli del Mediterraneo“: lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, durante la conferenza stampa con il direttore generale della FAO, Qu Dongyu, al termine del primo Dialogo ministeriale Mediterraneo sulla crisi alimentare.

L’evento è stato presieduto da Di Maio, e co-presieduto dalla Germania (in qualità di Presidente del G7), dalla Turchia (in qualità di Membro del G20) e dal Libano (Paese duramente colpito dalla crisi).

Luigi di Maio

“La sicurezza alimentare è una priorità per il nostro Paese, che ha contribuito a porla in cima all’agenda internazionale. Con la FAO faremo il massimo per scongiurare una catastrofe alimentare globale”, ha piegato Di Maio – ”Raramente la scarsità di cibo ha avuto un tale impatto mondiale… una crisi alimentare che giá interessava diverse aree del mondo rischia, con la guerra in Ucraina, di degenerare in una crisi alimentare mondiale se non si interviene subito”. Si tratta, secondo il ministro, di “una crisi che rischia di produrre conseguenze ancor più devastanti perchè può destabilizzare Stati già fragili, portare nuove guerre, generare flussi migratori sempre più massicci e difficili da governare”. Ucraina e Russia, ha ricordato il ministro, “contribuiscono al 30% del mercato mondiale del grano. Oltre 50 Paesi nel mondo dipendono per almeno il 30% del loro fabbisogno dal grano ucraino e russo, con picchi tra il 70% e il 100% in numerosi paesi dell’Africa e dell’area del Mediterraneo”.

I prezzi del grano e di altri prodotti base, “già elevati a causa della pandemia, sono oggi ai massimi storici. A maggio, è stato registrato un aumento di quasi il 40% del prezzo dei cereali rispetto al’anno scorso”, ha messo in evidenza il ministro spiegando che “tutto ciò non fa che aggravare uno scenario di partenza giá preoccupante”. Nel 2021, 193 milioni di persone in 53 Paesi erano in condizione di grave insicurezza alimentare: “Un numero così alto non era mai stato registrato prima”, ha precisato Di Maio. Dalla Russia “ci aspettiamo segnali concreti sull’export del grano.

Di Maio e Qu

Apprezziamo tutti i tentativi di mediazione…. L’Italia sostiene gli sforzi dell’Onu e dell’Ue per affrontare questo problema e ringrazia la presidenza tedesca del G7 per il suo impegno”.  “L’Italia intende convocare una seconda edizione del Dialogo ministeriale del Mediterraneo sulla crisi alimentare a dicembre, “durante la Conferenza sui Dialoghi Med 2022 a Roma, per fare il punto sulla collaborazione regionale sulle aree chiave individuate”, ha concluso.

Il primo Dialogo Ministeriale Mediterraneo sulla crisi alimentare, voluto dall’Italia, coinvolge 24 Paesi dell’area e rappresentanti di 7 organizzazioni internazionali interessate, con la partecipazione del direttore generale della Fao, Qu Dongyu. 
L’iniziativa. collocata tra le azioni di outreach del G7, pone le basi per la discussione che il prossimo Vertice G7 di giugno avrà sul tema della sicurezza alimentare, dando un ruolo centrale ai paesi dell’area maggiormente colpita e si colloca anche nel solco della Dichiarazione di Matera promossa dalla Presidenza italiana del G20 del giugno 2021, divenuto documento fondamentale a livello globale nel quadro della sicurezza alimentare.

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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