GINEVRA, 31 MAGGIO – “Anche in tempi difficili – o meglio, soprattutto in tempi difficili – la diplomazia non deve fermarsi. È nelle circostanze più difficili che dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi. Non possiamo più permetterci il prezzo di uno stallo nella Conferenza del Disarmo e questa ha ancora un ruolo cruciale da svolgere”. Queste le parole pronunciate dall’ambasciatore Leonardo Bencini, nuovo Rappresentante Permanente italiano presso la Conferenza del Disarmo a Ginevra, il giorno dopo la sua nomina durante la sessione plenaria dell’organizzazione, istituita nel 1979, che rappresenta il più importante foro multilaterale per i negoziati in ambito di disarmo e non proliferazione.
Costituita da 65 Stati, la Conferenza del Disarmo ha oggi tra i suoi obiettivi principali quelli della cessazione della corsa agli armamenti nucleari, della loro sperimentazione e del disarmo nucleare stesso, la prevenzione di conflitti nucleari, l’imposizione di misure di trasparenza negli armamenti e la messa al bando di armi batteriologiche e tossiniche. Un mandato reso ancora più complicato e necessario dal recente scoppio del conflitto in Ucraina, come ribadito dall’ambasciatore stesso, a causa delle dichiarazioni sulla minaccia di utilizzo di armi non-convenzionali da parte dell’esercito russo e della presenza di centrali nucleari sul suolo ucraino.
Dal canto suo, pur non essendo tra gli Stati in possesso di armamenti nucleari, l’Italia ha sin dalla creazione dei primi Gruppi di lavoro in seno all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite svolto un ruolo primario in ambito di disarmo, ponendolo tra le priorità della sua politica estera. All’interno della Conferenza, l’Italia è un rappresentante del Gruppo dei Paesi Occidentali (WEOG), che conta 24 membri, al quale si aggiungono il Gruppo dei Paesi non allineati (NAM), 34 membri, e quello del Gruppo dei Paesi Est-europei, 7 membri in totale.
L’ambasciatore Bencini sostituisce il collega Gianfranco Incarnato, passato alla Direzione Sicurezza, Disarmo e Non-proliferazione della Farnesina. Entrato in carriera nel 1993, Bencini ha ricoperto incarichi all’estero presso il Consolato di Rio de Janeiro dal 1998 al 2001, fino al 2005 a Oslo, poi dal 2010 al 2018 una lunga esperienza in Russia, prima presso l’Ambasciata di Mosca nell’ufficio economico e commerciale, poi come primo consigliere presso il Consolato di San Pietroburgo. In patria, si è occupato di Affari politici con particolare interesse sui diritti umani dal 1993 al 1998, poi dell’Ufficio Nazioni Unite dal 2005 al 2010, ed infine di Cooperazione allo Sviluppo dal 2018 al 2022, dove i suoi mandati hanno riguardato in particolare gli ambiti della comunicazione e della salute globale. (@giorgiodelgallo)