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domenica, Ottobre 6, 2024

Draghi a Conferenza donatori: da Italia 800 milioni per profughi

VARSAVIA, 5 MAGGIO – Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è intervenuto in videocollegamento alla High-Level International Donors’ Conference for Ukraine, che si è svolta a Varsavia impegnando l’Italia ad alzare il contributo a sostegno dei profughi dal Paese invaso dalla Russia.

“L’Italia continuerà a fare sua parte. La guerra in Ucraina ha causato una catastrofe umanitaria. Milioni di persone, soprattutto donne e bambini, hanno lasciato il Paese per cercare rifugio in Ue”, ha detto il premier. “Dobbiamo aiutare l’Ucraina. L’Italia ha già stanziato circa 500 milioni di euro per sostenere i profughi ucraini nel nostro Paese. Sono lieto di annunciare che abbiamo appena aumentato tale importo a oltre 800 milioni”, ha detto Draghi nel suo messaggio riportato dal sito del governo.

L’Italia – ha detto il Presidente del Consiglio che all’inizio ella prossima settimana sara’ a Washington per incontrare il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden – ha trasferito 110 milioni per sostenere il bilancio generale ucraino e prevede di prestare fino a 200 milioni di euro in più: “Abbiamo donato 26 milioni a organizzazioni internazionali, come la Croce Rossa, l’Unicef e l’Unhcr. Stiamo donando beni umanitari e medici, comprese ambulanze, tende, medicinali. L’Ucraina merita tutto il sostegno che possiamo dare”.

La conferenza di Varsavia ha portato a raccogliere oltre 6 miliardi di Euro per Kiev.Hanno partecipato governi, organizzazioni internazionali, enti e aziende.   L’Ucraina, ha ricordato il presidente del Consiglio europeo Michel, ha bisogno di “cinque miliardi di euro al mese” per stare a galla e pagare stipendi e pensioni. Un mare di soldi che va incanalato, nell’emergenza, verso l’aiuto agli sfollati e ai profughi, verso alloggi temporanei, verso l’assistenza sanitaria e sociale, con
un occhio speciale per donne e bambini. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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