TIRANA, 11 APRILE – Il nuovo Centro Operativo Nazionale delle Emergenze Civili della Protezione Civile albanese e’ stato inaugurato oggi a Tirana dal Ministro della Difesa albanese Niko Peleshi, il Presidente della Camera italiana Roberto Fico e il Sindaco Erion Veliaj. Il Centro, realizzato con fondi a dono dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in uno spazio reso disponibile dal Comune di Tirana, è stato allestito dal Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio italiano e dalla Protezione Civile della Città Metropolitana di Firenze, che si occuperanno anche di addestrare il personale albanese.
Presenti alla cerimonia erano anche l’Ambasciatore d’Italia in Albania Fabrizio Bucci, il direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo SviluppoLuca Maestripieri, il direttore della Protezione Civile albanese Haki Chako e la Direttrice della Sede Aics di Tirana Stefania Vizzaccaro.
Il Centro Operativo Nazionale migliorerà prevenzione e aiuto nei casi di emergenze per i cittadini albanesi e segna un nuovo capitolo nella storica amicizia fra Albania e Italia. “Assieme al Municipio di Tirana abbiamo una grande ambizione. Questo primo passo continuerà con un vasto programma di 30 milioni di Euro, nell’ambito di un pacchetto di aiuti post-terremoto di 95 mln di Euro di cui l’Italia si è impegnata”, ha detto il Ministro della Difesa Peleshi. Fico ha ricordato le due forti scosse di terremoto che hanno colpito l’Albania nel 2019 e i lunghi mesi dell’emergenza Covid che “hanno rafforzato le relazioni” bilaterali: “La nostra è un’amicizia storica. L’inaugurazione di oggi è l’inizio di un nuovo percorso.” Per Maestripieri, “la Protezione Civile è un asset fondamentale per lo sviluppo e la sostenibilità di qualsiasi Paese. L’inaugurazione di questo Centro Operativo a Tirana e il lavoro sulla Protezione Civile che faremo insieme nei prossimi mesi come Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e Governo albanese renderanno ancora più forte l’identità europea dell’Albania nel suo percorso d’integrazione.” (@OnuItalia)