ROMA, 1 APRILE – Nell’ambito del proprio mandato rivolto a proteggere la cultura, l’UNESCO ha istituito un ‘Gruppo di emergenza per i musei in Ucraina’ che fornirà expertise legale e scientifica, oltre ad assistenza tecnica, alle Autorità e ai Musei ucraini per sostenere la salvaguardia dei beni culturali amovibili nel perdurare della situazione bellica.
Del Gruppo fanno parte i Direttori dei principali musei dei paesi occidentali, il Vice Direttore Generale dell’UNESCO per il settore Cultura e il Vice Ministro per la Cultura ucraino. Per l’Italia parteciperà la Galleria degli Uffizi di Firenze.
Inoltre la Fondazione Musei Civici di Venezia ha risposto all’appello dei musei di Leopoli e ha deciso di inviare speciali materiali per salvare il ricco patrimonio artistico della città dell’Ucraina, patrimonio mondiale UNESCO. Saranno dunque inviati speciali materiali di imballaggio che saranno utilizzati per la messa in sicurezza delle opere e per la loro protezione dalle azioni di guerra.
“Si tratta di un enorme patrimonio di circa 65mila opere e duemila sculture che ora sono state ricoverate nei depositi, ma non sono protette adeguatamente”, ha detto Mariacristina Gribaudi, presidente della Fondazione MUVE. ”A Venezia abbiamo già difeso i musei con i sacchi di sabbia, accadde a Palazzo Ducale nel corso delle due guerre mondiali. È storia ancora recente. Conosciamo bene la delicatezza di dover imballare le opere e poterle trasportare in sicurezza in luoghi protetti, come fu fatto con buona parte del patrimonio dei Musei Civici”.
All’inizio del mese scorso, quando la guerra era appena iniziata, la direttrice generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, aveva dichiarato: ”Sebbene la priorità più urgente sia la protezione della vita civile mentre l’avanzata russa continua, anche il patrimonio culturale deve essere salvaguardato come testimonianza del passato, ma anche come catalizzatore per la pace e la coesione per il futuro, che la comunità internazionale ha il dovere di proteggere e preservare”.
In Ucraina le proprietà iscritte nella lista del patrimonio mondiale, come la Cattedrale di Santa Sofia di Kiev e i relativi edifici monastici e la Lavra di Kiev-Pechersk, sono considerate una priorità, per l’organizzazione dell’Onu per la cultura. Alcune settimane fa era iniziato il processo di marcatura delle opere da salvaguardare nel sito del centro storico di Leopoli. Inoltre in collaborazione con l’Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca, UNITAR, l’UNESCO sta anche analizzando le immagini satellitari per i siti prioritari, che sono in pericolo o già colpiti, al fine di valutare i danni. (@OnuItalia)