VIENNA, 22 FEBBRAIO – Ad un anno dalla tragica morte di Luca Attanasio, Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Democratica del Congo, ucciso in un agguato nei pressi della città di Goma assieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista del Programma alimentare mondiale Mustapha Milambo, sono molte le manifestazioni di vicinanza e cordoglio.
A Vienna l’ambasciatore Alessandro Cortese – rappresentante permanente d’Italia presso le organizzazioni internazionali – e l’ambasciatore Stefano Baldi – rappresentante permanente d’Italia presso l’OSCE – hanno ricordato Attanasio con un minuto di silenzio. In un tweet la rappresentanza dell’Onu a Vienna ha scritto che ”le colleghe e i colleghi della @ItalyUN_Vienna ricordano Luca Attanasio nell’anniversario della sua barbara uccisione. Luca era generoso e appassionato, un collega di prim’ordine che resterà vivo nella nostra memoria”.
Da parte sua il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio ha dichiarato che ”per continuare a onorare la memoria di Luca Attanasio e far sì che la sua instancabile dedizione continui a ispirare la nostra azione, penso che l’impegno a continuare a investire energie e risorse per aiutare l’Africa a crescere e a svilupparsi in modo sostenibile e in linea con le sue potenzialità sia il modo migliore. Assieme a tutto il personale della Farnesina, che per molti anni è stata la casa di Luca, mi stringo di nuovo con affetto alla moglie Zakia, alle figlie, ai genitori e alla sorella. Accanto alla nostra azione per portare avanti l’impegno diplomatico in cui Luca credeva, faremo ogni sforzo, come cittadini e come rappresentanti delle Istituzioni, per arrivare alla verità sulla sua morte e su quelle di Vittorio lacovacci e di Mustapha Milambo. Lo dobbiamo a loro e alle loro famiglie. Lo dobbiamo a tutti coloro che ogni giorno, con passione e dedizione, si mettono al servizio dell’Italia, in patria e all”estero”.
