ROMA, 11 FEBBRAIO – In occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, la FAO ricorda che le donne, ad esempio, costituiscono la metà del Segretariato della Commissione Generale per la Pesca del Mediterraneo della FAO, un organismo regionale di gestione della pesca che lavora per la conservazione e lo sviluppo sostenibile nel Mediterraneo e nel Mar Nero.
Secondo l’organismo delle Nazioni Unite le donne stanno trasformando il campo della scienza presso la Commissione per la pesca nel Mediterraneo (CGPM), l’organismo che si avvale dell’esperienza degli scienziati per la gestione della pesca. Dall’inizio del creazione del segretariato nel 1952, un numero crescente di donne ne ha fatto parte. Oggi le donne svolgono un ruolo importante nei gruppi di esperti, nei comitati consultivi e negli organi decisionali e comprendono il 50% del personale del segretariato della CGPM. Ciò detto questa purtroppo non è la norma globale: meno del 30% dei ricercatori scientifici mondiali sono donne. Nonostante i recenti progressi, esiste ancora un significativo divario di genere a tutti i livelli delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche a livello globale. Raggiungere l’uguaglianza di genere per le donne significa quindi promuovere il loro ruolo vitale nella scienza e in tutte queste discipline.
In occasione della Giornata la FAO incontra un’italiana che si è fatta strada nella CGPM: si tratta di Elisabetta Betulla Morello. Con un dottorato di ricerca in biologia marina, è responsabile delle risorse ittiche presso la CGPM. Con la doppia nazionalità italiana e australiana, ha trascorso quasi due decenni come ricercatrice presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano e l’Organizzazione per la ricerca scientifica e industriale del Commonwealth australiano.
“Sono entrata a far parte della CGPM dopo 20 anni come ricercatrice che studia la pesca e gli impatti delle attività umane sugli ecosistemi marini“, racconta.”Mi sono divertita moltissimo a fare ricerche su temi importanti legati all’interazione tra l’uomo e l’ambiente marino e a come garantirne la sostenibilità”. Il consiglio di Betulla alle giovani donne che cercano una carriera nella scienza è semplice: “Leggi, leggi, leggi e sii rigoroso, meticoloso e onesto“, dice. “Pensa prima di fare domande e credi sempre in te stesso. Infine, gioca duro come lavori”.