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Olimpiadi Pechino 2022: l’Onu chiede tregua olimpica, costruire cultura di pace

NEW YORK, 26 GENNAIO – Alla vigilia delle Olimpiadi invernali di Pechino che partiranno venerdì 4 febbraio (fino al 20) il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha esortato il mondo a “costruire una cultura di pace” attraverso il potere dello sport, chiedendo alle nazioni di osservare la tregua olimpica, approvata la scorsa settimana attraverso una risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu. Tra il dilagare del conflitto e le crescenti tensioni, Guterres ha ricordato che l’appello invita tutte le parti a osservare un cessate il fuoco nel corso dei prossimi giochi invernali.

Nello spirito di “comprensione reciproca, duro lavoro e fair play”, il capo delle Nazioni Unite ha osservato che gli atleti che competono da tutto il mondo “hanno un appuntamento con la storia“. “Tra pochi giorni, la nostra famiglia umana si riunirà a Pechino per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali”, ha detto nel suo messaggio incoraggiando tutti a lottare per l‘ideale olimpico. Guterres ha affermato che la tregua olimpica rappresenta “un’opportunità per superare le differenze e trovare percorsi verso una pace duratura”. Mentre il mondo si sforza di porre fine alla pandemia di COVID-19, Guterres ha esortato tutti a “unirsi per un futuro più sicuro, più prospero e sostenibile per tutti”.

La tregua olimpica ha una storia di 3.000 anni, risalente a quando gli antichi greci stabilirono la tregua sacra di Ekecheiria per consentire la partecipazione ai Giochi Olimpici di tutti gli atleti e spettatori delle città stato greche, che erano quasi costantemente impegnate in un conflitto tra le varie parti.

Il presidente dell’Assemblea Generale Abdulla Shahid ha fatto appello a tutti gli Stati membri affinché dimostrino il loro impegno per la tregua olimpica e intraprendano “azioni concrete a livello locale, nazionale, regionale e mondiale per promuovere e rafforzare una cultura di pace e armonia”. “Invito anche tutte le parti in conflitto degli attuali conflitti armati in tutto il mondo ad accettare coraggiosamente un vero cessate il fuoco reciproco per la durata della tregua olimpica, fornendo così l’opportunità di risolvere pacificamente le controversie”, ha aggiunto.

La risoluzione 76/13 delle Nazioni Unite, intitolata “Costruire un mondo pacifico e migliore attraverso lo sport e l’ideale olimpico”, è stata co-sponsorizzata da 173 Stati membri delle Nazioni Unite e adottata per consenso. Ha chiesto l’osservanza di una tregua durante i giochi di Pechino del 2022, a partire da sette giorni prima dell’inizio dei giochi olimpici, il 4 febbraio, fino a sette giorni dopo la fine delle Paralimpiadi. Ha inoltre incoraggiato tutti gli Stati membri a cooperare con il Comitato olimpico internazionale (CIO) nell’utilizzare lo sport come “strumento per promuovere la pace, il dialogo e la riconciliazione nelle aree di conflitto durante e oltre il periodo dei Giochi olimpici e paraolimpici”.

Il presidente del CIO Thomas Bach ha infine descritto la risoluzione come “un grande riconoscimento” della missione dei Giochi “di unire i migliori atleti del mondo in una competizione pacifica e al di sopra di ogni disputa politica”. “Questo è possibile solo se i Giochi Olimpici sono politicamente neutrali e non diventano uno strumento per raggiungere obiettivi politici”, ha precisato.

 

Arturo Zampaglione
Arturo Zampaglionehttps://onuitalia.com
Arturo Zampaglione è stato per quasi venti anni corrispondente da New York del quotidiano La Repubblica, per il quale continua a collaborare. Ha studiato a Roma e a Boston, dove ha preso un Master in affari internazionale alla Fletcher School of Law and Diplomacy. Nel 2003-2004 ha insegnato giornalismo internazionale alla New York University. Ha curato la pubblicazione del libro-intervista “La mutazione antiegualitaria” (Editori Laterza).

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