SHARM EL SHEIKH, 15 DICEMBRE – La corruzione nello sport non è un fenomeno nuovo. Attività fraudolente nella gestione di organizzazioni e competizioni sportive sono state documentate dai tempi degli antichi Giochi Olimpici fino ai giorni nostri. Ciò che è cambiato, tuttavia, è la portata e la complessità della questione. Per evidenziare questo problema si è tenuto un evento speciale a latere della Conferenza delle Nazioni Unite contro la corruzione in corso a Sharm el Sheikh – dove è stato anche presentato un nuovo importante rapporto sull’argomento – cui ha partecipato anche il Rappresentante permanente dell’Italia all’Onu di Vienna, Alessandro Cortese.
Negli ultimi due decenni, le attività criminali nel mondo dello sport sono notevolmente aumentate. La globalizzazione ha giocato un ruolo importante, così come l’enorme afflusso di denaro nello sport, la rapida crescita delle scommesse sportive legali e illegali e un panorama tecnologico in evoluzione che ha trasformato il modo in cui lo sport viene giocato e consumato. Combinati, questi fattori hanno presentato alle reti criminali nuove opportunità di sfruttare lo sport per profitti illeciti.
Affiancato da un ampio gruppo di funzionari governativi, organizzazioni internazionali e organismi sportivi, l’evento ha offerto una panoramica della criminalità e della corruzione nello sport e ha evidenziato l’urgente necessità di una risposta unificata per contrastare questo problema.
“Quando consideriamo lo sport, il nostro pensiero va al suo ruolo centrale e positivo nelle nostre vite”, ha osservato il direttore dell’UNODC per gli affari dei trattati, John Brandolino. “C’è, tuttavia, un lato più oscuro dello sport, uno in cui i gruppi criminali organizzati si sono infiltrati e che è influenzato da vasti livelli di corruzione“.
La manipolazione delle competizioni sportive è una minaccia complessa per l’integrità dello sport. Con fino a 1,7 trilioni di dollari stimati per essere scommessi sui mercati delle puntate illecite ogni anno, è un enorme business per i gruppi criminali organizzati secondo il primo rapporto globale dell’UNODC sulla salvaguardia dello sport dalla corruzione, presentato durante l’evento.
Illustrando per la prima volta la portata e la complessità della corruzione e delle reti criminali nello sport nazionale e internazionale, il Global Report offre un playbook per affrontare efficacemente questi problemi definendo una serie di considerazioni politiche concrete. “Quasi 200 esperti provenienti da governi, organizzazioni sportive, settore privato e mondo accademico hanno contribuito al rapporto, che è il più approfondito del suo genere fino ad oggi”, ha affermato Brandolino.
Questa nuova pubblicazione affronta 10 temi specifici, che vanno dalle scommesse illegali, alla manipolazione della competizione e agli abusi nello sport, alle iniziative esistenti per affrontare questo problema, alla segnalazione di illeciti e al modo in cui i quadri giuridici possono essere applicati per prevenire e combattere la corruzione nello sport. Lo studio identifica tre aree cruciali di azione:
• La necessità di rafforzare i quadri giuridici, politici e istituzionali per contrastare la corruzione e la criminalità nello sport, con particolare attenzione ai principali eventi sportivi, alla manipolazione delle competizioni, alle scommesse illegali e al coinvolgimento della criminalità organizzata.
• L’importanza di migliorare la comprensione e le capacità di combattere la corruzione e la criminalità nello sport attraverso ulteriori ricerche e analisi.
• La necessità di una maggiore cooperazione e di uno scambio di informazioni e buone pratiche tra tutte le parti interessate, principalmente dal mondo governativo e sportivo.
Contribuendo alla discussione dell’evento speciale tramite videomessaggio, i presidenti del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e della Fédération Internationale de Football Association (FIFA) – due partner chiave per l’UNODC – hanno entrambi sottolineato questo problema di collaborazione.
“Solo in partnership possiamo affrontare efficacemente attività criminali come la corruzione nello sport. Solo insieme possiamo rafforzare la credibilità e l’integrità dello sport”, ha osservato il presidente del CIO, Thomas Bach. “Salvaguardare l’integrità dello sport è un lavoro di squadra: in questo contesto la nostra cooperazione con l’UNODC è fondamentale e il nuovo Memorandum of Understanding firmato tra le due organizzazioni invia un forte messaggio della nostra determinazione condivisa a combattere la corruzione nello sport”.
Gianni Infantino, Presidente della FIFA, ha condiviso un sentimento simile: “Dobbiamo rimanere vigili e uniti per difendere il nostro sport e la nostra società dalla corruzione. La nostra cooperazione con l’UNODC è vitale. E’ nostra missione comune salvaguardare lo sport dalla corruzione”.