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sabato, Novembre 2, 2024

Unicef: in Yemen dall’inizio della guerra morti o mutilati 4 bambini al giorno

GINEVRA, 21 OTTOBRE – Il conflitto nello Yemen ha appena raggiunto un altro vergognoso risultato: 10.000 bambini sono stati uccisi o mutilati dall’inizio dei combattimenti nel marzo 2015, vale a dire quattro bambini ogni giorno. Questi sono naturalmente solo i casi che l’ONU ha potuto verificare. Molti altri bambini morti e feriti non vengono registrati. Lo ha dichiarato James Elder in una conferenza stampa al Palazzo delle Nazioni a Ginevra, in seguito alla sua recente missione sul campo in Yemen come inviato dell’UNICEF.

”Sono tornato da una missione sia nel nord che nel sud dello Yemen – ha raccontato Elder –  Ho incontrato decine di bambini, tutti sofferenti. Ho incontrato pediatri, insegnanti, infermieri; tutti hanno condiviso storie personali che riflettono quelle del loro paese: sono sull’orlo del collasso totale”.Yemen
La crisi umanitaria dello Yemen – la peggiore al mondo – rappresenta una tragica convergenza di quattro minacce: un conflitto violento e protratto, devastazione economica, servizi distrutti per ogni settore di supporto – ovvero salute, nutrizione, acqua e servizi igienico-sanitari, protezione e istruzione – e una risposta delle Nazioni Uniti criticamente sottofinanziata.
”Agli attuali livelli di finanziamento, e senza la fine dei combattimenti – ha spiegato Elder – l’UNICEF non può raggiungere tutti questi bambini. Non c’è altro modo per dirlo – senza un maggiore sostegno internazionale, un numero maggiore di bambini – quelli che non hanno alcuna responsabilità per questa crisi – moriranno”.

ALCUNE CIFRE
• 4 bambini su 5 hanno bisogno di assistenza umanitaria, ovvero oltre 11 milioni di bambini;
• 400.000 bambini soffrono di malnutrizione acuta grave;
• Oltre 2 milioni di bambini non vanno a scuola. Altri 4 milioni sono a rischio di abbandono;
• 2 insegnanti su 3 – oltre 170.000 – non stanno ricevendo uno stipendio regolare da oltre 4 anni;
• 1,7 milioni di bambini sono sfollati interni a causa di violenze. Con l’intensificarsi delle violenze, in particolare attorno a Marib, un  numero sempre maggiore di famiglie lascia le proprie case;
• Un numero impressionante di 15 milioni di persone (più della metà delle quali sono bambini – 8,5 milioni) non hanno accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari.Yemen

Eppure, il lavoro dell’UNICEF sta avendo un impatto:
• Sostiene il trattamento della malnutrizione acuta grave in 4.000 strutture sanitarie primarie e 130 centri di alimentazione terapeutica;
• Sta fornendo trasferimenti di emergenza in denaro a 1,5 milioni di famiglie ogni trimestre, a beneficio di circa 9 milioni di persone;
• Sta fornendo acqua potabile a più di 5 milioni di persone;
• Sta rispondendo alla pandemia da COVID-19, con la consegna di vaccini contro il COVID-19 attraverso l’iniziativa COVAX;
• Sta fornendo supporto psicosociale, formazione sui rischi connessi alle mine e assistenza diretta ai bambini più vulnerabili, compresi quelli che sono sopravvissuti a ferite di guerra;
• Attraverso la formazione dell’UNICEF e il dispiegamento di migliaia di operatori sanitari di comunità, più di due milioni di persone in zone rurali remote hanno accesso ai servizi sanitari;
• E solo quest’anno sono stati aiutati 620.000 bambini ad accedere all’istruzione formale e non formale; e infine sono stati forniti vaccini, compresa una campagna antipolio che ha raggiunto più di cinque milioni di bambini.

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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