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Sprechi alimentari: FAO e UNEP, se non si eliminano non si centra Agenda 2030

ROMA, 30 SETTEMBRE – Se non si eliminano gli sprechi alimentari non si centreranno gli obiettivi dell’Agenda 2030; inoltre trasformare i sistemi agroalimentari per renderli più efficienti, inclusivi e sostenibili è fondamentale per evitare che le perdite vanifichino gli sforzi per debellare la fame, migliorare la nutrizione e ridurre le pressioni sulle risorse naturali e sull’ambiente. È questo il messaggio emerso oggi nel corso di un evento durante il quale la FAO e il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) con i loro partner, hanno celebrato la Giornata internazionale della consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari.

Il 14 percento circa del cibo prodotto in tutto il mondo va perso tra il momento della raccolta e quello della vendita al dettaglio. Il che equivale a una perdita di 400 miliardi di dollari all’anno in valore alimentare, mentre va sprecato un 17 percento stimato della produzione alimentare globale (11 percento negli ambienti domestici, 5 percento nel servizio alimentare e 2 percento nei punti di vendita al dettaglio).

“Dobbiamo accelerare i progressi compiuti nel conseguimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile 12.3 entro il 2030 in modo da dimezzare gli sprechi alimentari a livello mondiale e ridurre le perdite alimentari lungo le catene di produzione e di approvvigionamento, comprese tra queste le perdite subite dopo la raccolta” ha spiegato il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, rammentando che rimangono soltanto “nove stagioni (di raccolta) per raggiungere questo traguardo“.

“Le perdite e gli sprechi alimentari concorrono fino al 10% delle emissioni di gas a effetto serra. Risorse preziose come il suolo e l’acqua vengono consumate, sostanzialmente, per nulla,” ha spiegato Inger Andersen, Direttore esecutivo dell’UNEP. “Ridurre in maniera seria le perdite e gli sprechi alimentari contribuirà a rallentare i cambiamenti climatici, proteggere la natura e aumentare la sicurezza alimentare, in un momento in cui abbiamo disperatamente bisogno che tutto ciò accada.”

La cerimonia segna la ricorrenza della seconda Giornata internazionale della consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari, che è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 2019. La cerimonia ha visto susseguirsi una serie di interventi del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres; del Ministro italiano delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli; del Ministro sloveno dell’Agricoltura, della silvicoltura e dell’alimentazione, Joze Podgorsek; della Commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides; il Presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, Gilbert F. Houngbo, e il Direttore esecutivo aggiunto del Programma alimentare mondiale, Amir Abdulla.

La cerimonia ha fatto seguito al Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari della scorsa settimana, con il quale è stata istituita la Coalizione “Il cibo non è mai uno spreco”, il cui scopo è ridurre le perdite e gli sprechi alimentari a livello nazionale. Parallelamente, la FAO sta ospitando la Piattaforma tecnica del G20 sulle perdite e gli sprechi alimentari e la Coalizione per il cibo promossa dal governo italiano.

 

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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