CARRARA, 27 SETTEMBRE – Si è chiusa a Carrara la prima edizione del Creativiy Forum Unesco ‘Carrara for the Creative Cities’ che ha portato nella città toscana esperti nei settori dell’arte, dell’artigianato, dell’architettura, dell’economia e della comunicazione. Carrara – come le lavorazioni legate al suo prezioso marmo per cui è nota in tutto il mondo – è stata designata Città creativa UNESCO per l’artigianato con Biella e Fabriano; sono 11 le Città Creative Unesco in Italia: Alba, Bergamo e Parma per la Gastronomia, Torino per il Design, Biella, Carrara e Fabriano per l’Artigianato, Bologna e Pesaro per la Musica, Roma per il Cinema, Milano per la Letteratura. Si tratta della ‘Rete delle Città Creative dell’Unesco’ creata nel 2004 per promuovere città che puntano la propria economia su settori culturali come la musica, la letteratura, l’artigianato, l’arte popolare, il design, i media arts, la gastronomia e il cinema.
L’incontro è stata un’occasione di dialogo e di confronto tra le Città Creative italiane sulle strategie post pandemia di rigenerazione dei centri storici e dei territori, in linea con l’Agenda Globale 2030 per lo sviluppo sostenibile, e sul ruolo dell’artista e dell’artigiano come motori di rigenerazione urbana.
Nell’ambito della manifestazione sono stati presentati due documenti strategici: la ‘Carta di Carrara per lo Sviluppo Sostenibile attraverso Arte e Artigianato’, nata da un tavolo di confronto cui hanno partecipato anche i rappresentanti delle altre otto Città Creative Italiane, e la ‘Dichiarazione di Carrara sul Ruolo dell’Artista e dell’Artigiano‘, coordinata dall’amministrazione comunale con il supporto di Itki Foundation e partecipata da partner istituzionali tra i quali anche il Club Unesco di Carrara.
Il Forum, che diventerà un appuntamento annuale, ha partecipato la Direttrice del programma Creative Cities, Denise Bax (UNESCO Parigi) e il Segretario Generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO Enrico Vicenti, oltre a rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e nazionali.