ROMA, 4 AGOSTO – Con l’inasprirsi dei combattimenti in Afghanistan, anche a causa del ritiro delle forze internazionali, cresce di giorno in giorno il numero di persone sfollate e migliaia di famiglie sono ancora una volta costrette a fuggire per salvarsi la vita. L’UNHCR ricorda che la nuova guerra sta modificando ancora una volta gli equilibri nel Paese e l’incapacità di raggiungere un accordo di pace e l’incremento delle violenze rendono la situazione in alcune provincie sempre più drammatica.
Dall’inizio dell’anno oltre 290.000 donne e bambini hanno dovuto abbandonare le loro case e la situazione peggiora di giorno in giorno. Hanno perso tutto e hanno bisogno di tutto. Una drammatica crisi umanitaria – afferma l’agenzia dell’ONU per i Rifugiati – sta per abbattersi nuovamente sul popolo afghano.
UNHCR ha raccolto le testimonianze di molte famiglie che sono dovute fuggire repentinamente, senza riuscire a portare con sé praticamente nulla, se non i vestiti che avevano addosso. Durante la fuga molti hanno riferito di casi di estorsione per opera di gruppi armati e la presenza di ordigni esplosivi lungo le strade. Nonostante il deterioramento della situazione, gli operatori umanitari sono rimasti nel Paese e UNHCR ha attivato i meccanismi di risposta alle emergenze, preparandosi a intervenire sia in Afghanistan che negli stati limitrofi. Le squadre di emergenza sono già sul campo per distribuire beni di prima necessità: tende, kit igienici, coperte, materassini, set per cucinare e dispositivi di protezione individuale, per cercare di fronteggiare anche il drammatico aumento di casi di Covid-19.
L’ONU chiede alla comunità internazionale di mostrare solidarietà e fornire sostegno tempestivo alle migliaia di bambini, donne e uomini sfollati in Afghanistan perchè, afferma UNHCR ”Ognuno di noi può fare la differenza per sostenere la popolazione afghana da oltre 40 anni martoriata da conflitti e violenze”.