NEW YORK, 24 LUGLIO – Una fitta serie di appuntamenti ha segnato la prima settimana dell’Ambasciatore Maurizio Massari che il 19 luglio si e’ insediato come nuovo Rappresentante permanente italiano all’Onu. Dopo il colloquio con la numero due del Palazzo di Vetro Amina Mohammed alla vigilia della missione romana per il prevertice sui Food Systems, Massari ha incontrato il sottosegretario Onu al peacekeeping Jean-Pierre Lacroix con cui ha discusso il ruolo dell’Italia come uno dei maggiori contributori di caschi blu, anche attraverso la missione UNIFIL, nonche’ il sostegno del Paese all’Agenda per il Peacekeeping (A4P) delineata dal Segretario Generale, Antonio Guterres.
Il ruolo dell’Italia nel sistema delle forze di pace Onu e’ stato al centro anche dell’incontro con il Generale Stefano Del Col, Capo Missione e Force Commander dei caschi blu nel sud del Libano, nei giorni scorsi a New York per consultazioni in Consiglio di Sicurezza sull’attuazione della Risoluzione 1701. E sempre in tema di difesa per la pace, l’Ambasciatore ha ricevuto in Rappresentanza l’ammiraglio Fabio Agostini, comandante dell’Operazione europea IRINI impegnata dal marzo 2020 nell’attuazione dell’embargo ONU delle armi verso la Libia.
La cooperazione e il dialogo tra Italia e Onu sono stati al centro del colloquio con la capo di gabinetto di Guterres, Luiza Ribeiro Viotti. Con la sottosegretario generale per gli affari politici Rosemary Di Carlo si e’ parlato dell’agenda del peacebuilding e della situazione in Libia, Siria, Libano, Afghanistan, Bosnia e Cipro. Del sostegno tradizionale dell’Italia ai Sids (Small Island Developing States) si e’ parlato nell’incontro con l’Ambasciatrice delle Maldive, Thilmeeza Hussain, presidente di turno dell’Alleanza dei Piccoli Stati Isola.
Massari ha dato il benvenuto in Rappresentanza al nuovo consigliere militare e addetto alla difesa, il Generale dei Carabinieri Fabrizio Parrulli, che al Palazzo di Vetro era gia’ di casa essendo stato a capo del nucleo speciale dell’Arma per la protezione del patrimonio culturale. Ha infine incontrato un primo gruppo di funzionari italiani alle Nazioni Unite: “Il vostro lavoro e impegno vi fa onore”, ha detto: “L’Italia sostiene la presenza di connazionali nelle organizzazioni internazionali a partire dal programma JPO, con attenzione particolare alla valorizzazione della presenza di genere”. (@OnuItalia)