ROMA, 15 APRILE – Proprio in coincidenza dell’annuncio americano di ritiro delle truppe dall’Afghanistan l’11 settembre 2021, le Nazioni Unite hanno presentato un nuovo rapporto nel quale si afferma che il numero di civili uccisi nel paese asiatico, 573 nei primi tre mesi dell’anno, è “profondamente inquietante”. La denuncia proviene da Deborah Lyons, rappresentante speciale Onu.
L’impennata rispetto ai primi tre mesi del 2020 è del 29%, le donne uccise sono il 37% in più, il 22% i bambini.I civili feriti sono oltre 1.200, soprattutto donne e bambini rimasti mutilati, vittime di sparatorie, ordigni esplosivi, assassinii mirati.
Ieri il presidente americano Biden aveva annunciato: “E’ ora di porre fine a questa lunga guerra….Solo gli afghani hanno il diritto e la responsabilità di guidare il loro Paese”.
“Gli Usa hanno raggiunto il loro obiettivo in Afghanistan 10 anni fa quando il leader di al Qaida Osama bin Laden fu ucciso da un commando americano”, aveva aggiunto Biden. “Dopo, le ragioni di stare lì sono diventate sempre meno chiare”, ha spiegato, aggiungendo: “Il ritiro dall’Afghanistan sarà ordinato, non precipitoso, e sarà coordinato con gli alleati Nato”.
Il presidente americano ha poi ammonito i talebani a tener fede “ai loro impegni” contro il terrorismo e li ha messi in guardia che gli Usa chiederanno loro conto su quanto accadrà in Afghanistan. “Gli alleati hanno stabilito che inizieremo il ritiro delle forze dall’Afghanistan entro il primo maggio’‘, ha aggiunto Biden.