PARIGI, 10 APRILE – L’Unesco ha accolto con entusiasmo la decisione del governo Draghi sulle grandi navi a Venezia. Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 31 marzo 2021 ha approvato il decreto-legge che stabilisce che l’approdo definitivo delle navi da crociera e delle petroliere dovrà essere progettato e realizzato fuori dalla Laguna.
Venezia, sito del Patrimonio Mondiale dal 1987, da molti anni deve affrontare problemi complessi e sistematici, quali l’impatto dell’alta marea e del moto ondoso sulle fondazioni dei palazzi storici, gli effetti negativi del turismo di massa sugli ecosistemi della laguna, la trasformazione del contesto abitativo a causa di ragioni commerciali e turistiche che hanno condotto all’esodo degli abitanti.
Il Comitato del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 2014 aveva chiesto all’Italia di vietare l’ingresso in Laguna alle grandi navi e alle petroliere. La nuova decisione prevede che entro 60 giorni dall’entrata in vigore del
provvedimento, l’Autorita’ di sistema portuale del Mare Adriatico
Settentrionale lanci un concorso di idee per l’elaborazione di proposte e progetti di fattibilita’ tecnica ed economica per realizzare e gestire punti di attracco fuori dalle acque protette della laguna. Per il 2021 sono stanziati 2,2
milioni di euro. (@OnuItalia)