ROMA, 21 GENNAIO – Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, riunito n modalità virtuale, ha approvato come candidatura italiana da presentare all’esame del Comitato del Patrimonio Mondiale nel 2022 “Il paesaggio culturale di Civita di Bagnoregio”.
“La candidatura rappresenta un esempio eccezionale di interazione umana con un ambiente ostile costantemente minacciato da forze naturali. Un sito in cui l’ingegnosità umana sfida un territorio che per secoli, e ancora oggi, è caratterizzato da fenomeni erosivi che ne hanno delineato l’iconicità e influenzato gli aspetti sociali, culturali, urbani e architettonici. L’eccezionale resilienza della comunità, che cerca di mitigare fenomeni irreversibili ininterrotti da secoli, contribuisce in modo sostanziale a rendere Civita di Bagnoregio un paesaggio culturale di straordinaria rilevanza”, afferma la Commissione sul suo sito online.
Il Consiglio Direttivo è stato preceduto dalla riunione di insediamento della nuova Assemblea della Commissione Nazionale i cui lavori sono stati aperti dal Presidente Franco Bernabè e hanno visto la partecipazione della Vice Ministra agli Esteri, Marina Sereni, della Vice Direttrice Generale dell’Unesco per l’Istruzione, Stefania Giannini e dei due neoeletti Vice presidenti, Paolo Baratta e Salvatore Settis.
Bernabè ha ricordato l’impegno della Commissione a sostegno delle candidature italiane ai riconoscimenti Unesco (ben 73 nell’ultimo quadriennio) e nell’ambito dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile, con alcune iniziative in ambito scolastico e universitario e la traduzione di manuali Unesco. Nel 2021 sarà fondamentale contrastare l’impatto della pandemia su istruzione e cultura, continuare a favorire lo sviluppo sostenibile tramite i riconoscimenti Unesco e sostenere l’educazione alla salvaguardia degli oceani nell’ambito del Decennio del mare 2021-2030.
La Vice Ministra Sereni ha ricordato il legame strategico tra Italia e Unesco nell’impegno a tutela del patrimonio culturale e naturale dell’umanità e a difesa dell’educazione di fronte alla crisi pandemica. L’intervento della Vice Direttrice Unesco Giannini ha messo in risalto il grosso impegno dell’Organizzazione in difesa dei sistemi scolastici, soprattutto per quel che riguarda la riapertura delle scuole in sicurezza e la lotta alle diseguaglianze di genere e digitali ampliate dalla pandemia che, non va dimenticato, ha portato alla chiusura delle scuole in 190 paesi colpendo 1.6 miliardi di studentesse e studenti. (@OnuItalia)