NEW YORK, 22 SETTEMBRE – “Il 2021 sara’ un anno cruciale. Servira’ tutto l’aiuto possibile soprattutto in materia di sicurezza alimentare”. Lo ha detto la Rappresentante permanente d’Italia all’Onu, Ambasciatrice Mariangela Zappia, nel suo intervento all’evento digitale dal titolo: “Fixing the Business of Food: A Critical Cross-Sector Dialogue to Re-Strategize Food Businesses” che si e’ svolto in formato virtuale nel primo giorno della 75ma sessione Assemblea Generale con l’obiettivo di aprire un dibattito globale sulla necessità di una trasformazione concreta dei sistemi agroalimentari, ponendo al centro il ruolo delle aziende e della finanza.
Zappia ha osservato che per una ripresa migliore dopo la crisi da Coronavirus “sara’ necessario un cambiamento trasformativo verso una economia verde sostenibile e inclusiva: “L’Agenda 2030 e l’accordo di Parigi restano la nostra stella polare. Facciamo conto sulle sinergie tra governi e settore privato coem pilastro per societa’ piu’ resilienti”.
Nel corso della conferenza, organizzata dalla Fondazione Barilla, e’ stato lanciato il nuovo report “Fixing the Business of Food” al cui centro sono “quattro pilastri” come li ha definiti l’Ambasciatrice: soluzioni operative e raccomandazioni a sostegno del settore privato nella transizione verso sistemi agroalimentari sostenibili. Il rapporto e’ stato preparato da realizzato da Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition (BCFN), il Sustainable Development Solutions Network (SDSN), il Columbia Center on Sustainable Investment (CCSI) e il Santa Chiara Lab dell’Università di Siena (SCL). Tanti gli gli inteventi al dibattito su Zoom tra cui quelli di Guido Barilla, Presidente Gruppo Barilla e Fondazione Barilla, Frans Timmermans, Vicepresidente Esecutivo, Commissione europea e dell’economista Jeffrey Sachs, Direttore Center for Sustainable Development, Columbia University. (@OnuItalia)