ROMA, 26 AGOSTO – L’UNICEF ha inviato nello Yemen flagellato dalla guerra civile e ora bisognoso di bisogno di aiuti per la risposta alla pandemia di COVID-19 un carico di circa 82 tonnellate di aiuti umanitari. Un primo aereo è atterrato all’aeroporto di Sana’a, capitale del paese, mentre un secondo charter è previsto in arrivo nella città di Aden nel corso di questa settimana.
Gli aiuti comprendono dispositivi di protezione individuale (DPI) come camici, respiratori, mascherine chirurgiche, visiere, occhiali e guanti per gli operatori sanitari di prima linea, concentratori di ossigeno e relativi accessori.
”Questi aiuti permetteranno agli operatori sanitari in prima linea di continuare il loro straordinario lavoro e affrontare in modo sicuro ed efficace la diffusione del COVID-19 – ha commentato Sherin Varkey, Rappresentante ad interim dell’UNICEF nello Yemen. ”Nonostante la carenza di fondi e le sfide imposte dalla pandemia, l’UNICEF rimane sul posto e distribuisce aiuti per bambini e famiglie in difficoltà in tutto il paese”.
”Da quando il primo caso di COVID-19 è stato ufficialmente confermato nello Yemen lo scorso 10 aprile, l’UNICEF ha fornito al paese circa 180.000 respiratori N95, oltre 157.000 visiere facciali, oltre 5,5 milioni di guanti, oltre 6,2 milioni di mascherine e oltre 1,3 milioni di camici”, ha ricordato il Presidente di UNICEF Italia Francesco Samengo.
”Questi importanti dispositivi di protezione individuale (DPI) sosterranno circa 20.000 operatori sanitari coinvolti in prima linea per garantire la continuità dei servizi sanitari e nutrizionali per i prossimi 6 mesi”.
Gli aiuti di prima necessità sono stati forniti grazie al sostegno dell’International Development Association-World Bank, del Kuwait Fund e del Governo australiano.