NEW YORK, 5 MAGGIO – In un mondo che affronta la pandemia da Coronavirus sempre piu’ polarizzato “l’Unione Europea sta ritagliandosi uno spazio di saggezza” ed emerge come il soggetto che piu’ ha interpretato la necessita’ di una risposta globale. Lo ha detto la Rappresentante Permanente all’Onu Mariangela Zappia incontrando in video-conferenza i giornalisti italiani accreditati al Palazzo di vetro.
La conversazione informale e’ stata la prima della Zappia con i giornalisti Onu da quando all’inizio di marzo il quartier generale delle Nazioni Unite ha chiuso i battenti per l’emergenza COVID-19. L’Ambasciatrice ha ricordato le ultime iniziative in sede Ue, in particolare l’Alleanza Globale per i vaccini di cii l’Italia e’ stata tra i primi propositori in sede G20. “La conferenza di ieri di Bruxelles si e’ rivelata all’altezza delle aspettative”, ha detto la Zappia anche se si e’ notata l’assenza degli Stati Uniti: “La contrapposizione geopolitica tra Washington e Pechino fa da sfondo alla crisi”, ed e’ una contraddizione in un momento in cui servirebbe una risposta collettiva a una minaccia collettiva come quella del virus.
Questa stessa polarizzazione sta dietro all’impasse sulla risoluzione che il Consiglio di Sicurezza sta negoziando come risposta al Coronavirus e che contiene tra i suoi punti qualificanti l’adozione di una tregua umanitaria di 90 giorni come richiesto d’altra parte da oltre 170 paesi delle Nazioni Unite: “La trattativa e’ difficile proprio per la contrapposizione tra Usa e Cina. L’Europa sta cercando di dare risposte. Lo sforzo c’e'”.
Pechino e Washington sono d’altro canto ai ferri corti da tempo: “Ricordo conversazioni con il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, l’ultima ai primi di febbraio quando ancora l’emergenza Coronavirus riguardava solo la Cina”, ha detto la Zappia: “Guterres disse che la contrapposizione stava diventando verticale dividendo il mondo in un bipolarismo su tutti campi. E fece appello alla Ue a farsi avanti”.
Di questo bipolarismo fa le spese innazitutto il mondo piu’ svantaggiato, i paesi in via di sviluppo per i quali le speranze di sviluppo si allontanano sempre di piu’: “Se poi il coronavirus dovesse diffondersi in Africa con la stessa carica esplosiva che ha qui – ha detto la Zappia – sarebbe un problema per tutti”. (@OnuItalia)