NEW YORK, 5 MAGGIO – E’difficile immaginare il segmento ad alto livello dell’Assemblea Generale come eravamo abituati a vederlo in passato: “Si stanno facendo varie ipotesi, ma il vero problema e’ il distanziamento sociale tra le persone”, ha detto la Rappresentante Permanente italiana all’Onu Mariangela Zappia incontrando i giornalisti italiani in video-conferenza.
Uno scenario di minima e’ la partecipazione di capi di Stato e di governo in video dalle rispettive capitali, come del resto si stanno svolgendo da settimane le riunioni a livello europeo. Un’altra ipotesi e’ di far venire i leader a New York, ma senza l’accompagnamento di una folta delegazione: nel qual caso restano comunque in piedi imponenti problemi di sicurezza. “Certamente non sara’ come le precedenti Assemblee”, ha detto la Zappia che ha fatto anche una riflessione su come il virus sta cambiando la diplomazia.
“Manca l’attivita’ di corridoio, l’opportunita’ di cogliere sfumature. E’ come non poter controllare la sala”, ha spiegato. Secondo l’Ambasciatrice, d’altro canto, dopo mesi di giornate pienissime all’insegna del “diplozoom” sara’ difficile tornare al passato: “Non credo che si potra’ tornare al business as usual perche’ abbiamo scoperto che non c’e’ bisogno di catapultarsi dall’altra parte del mondo per partecipare a una riunione e che si puo’ essere piu’ efficienti perche’ non si puo’ restare tanto davanti a uno schermo”.
(@OnuItalia)