BRUXELLES, 3 MAGGIO – Il mondo contro Covid-19. L’Italia scende in campo nell’iniziativa della Commissione Ue, che vede anche Francia, Germania, Norvegia, Regno Unito, Canada, Giappone, Arabia Saudita (presidenza G20) e Consiglio europeo uniti nel lancio di un piano di cooperazione globale per la ricerca di un vaccino contro la pandemia. Si parte con una maratona di raccolta fondi, il 4 maggio di cui l’Italia e’ co-host, che punta a mettere insieme, nella sua fase iniziale, circa 7,5 miliardi di euro, con l’Italia pronta a un contributo sostanziale, tra 130 e i 140 milioni di euro, ma anche per il ruolo che giocherà a partire dal prossimo anno quando assumerà la presidenza del G20.
I contatti tra Bruxelles e le cancellerie di mezzo mondo fervono. Le intenzioni di World against Covid-19 – descritta in una lettera firmata, tra gli altri, dal premier Giuseppe Conte, dal presidente francese Emmanuel Macron, e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel -puntano a mettere insieme le forze di governi e aziende per trovare risorse, da aggiungere ai 380 milioni di euro già mobilitati da Bruxelles, per sostenere, oltre alla ricerca dei vaccini, anche diagnostica, e terapie.
I fondi non serviranno infatti solo a sviluppare le cure ma anche a condividerle, dando una risposta globale ad un problema globale. Sarà “un vaccino prodotto da tutto il mondo, per tutto il mondo. Sarà un bene pubblico unico. Ci impegniamo a renderlo accessibile e alla portata di tutti – ha spiegato la presidente della commissione Ursula von der Leyen: “E’ compito della nostra generazione. Ci possiamo riuscire”.
Tra le organizzazioni partner dell’iniziativa, il WHO, la Bill and Melinda Gates Foundation, il Wellcome Trust, e l’Alleanza globale per i vaccini Gavi. Il premier Conte e Bill Gates, impegnato con la sua fondazione nel sostegno alla ricerca per lo sviluppo di un vaccino, si sono impegnati per una forte cooperazione contro il virus.
Il 4 maggio sarà solo l’inizio di una lunga maratona, con uno sforzo che durerà almeno tre settimane e potrebbe vedere altri due eventi, uno a fine mese e uno ad inizio giugno, per un effetto moltiplicatore della raccolta di fondi.
Tutti gli occhi sono puntati sull’Italia perché, nel caso in cui la pandemia dovesse investire anche Paesi in via di sviluppo che non hanno a disposizione sistemi sanitari efficienti sarà necessaria una rapida risposta globale proprio dai Paesi membri del G20. Di questo Conte ha parlato con partner europei come la Merkel e Macron.(@OnuItalia)