GEDAREF (SUDAN), 20 GENNAIO – Si è svolta ieri presso la sede dell’Ospedale Universitario di Gedaref la cerimonia di inaugurazione dell’Unità di Nutrizione finanziata dalla Cooperazione Italiana, comprensiva di 20 letti; una cucina; 4 letti per la terapia semi intensiva ambulatori, forniture per uffici ed equipaggiamenti sanitari.
L’ evento a cui hanno partecipato il Segretario Generale del Governatorato dello Stato di Gedaref S.E. Abdelmonaim Ahmed Bella, il Direttore Generale del Ministero della Salute – Dr. Mutasim Adeb AlRaheem Taha, l’Ambasciatore d’ Italia Gianluigi Vassallo e il rappresentante AICS a Khartoum Vincenzo Racalbuto è stato occasione per ricordare che gli interventi dell’Italia nel settore sanitario sono pari al 62% del budget totale impegnato nel Paese, con una particolare attenzione alle fasce più vulnerabili, migranti e comunità ospitanti.
L’ Italia – ha detto l’ Ambasciatore – è impegnata nella lotta alla malnutrizione infantile che colpisce il 38,2% dei bambini sotto i cinque anni d’età. Siamo in pima linea con attività bilaterali e multilaterali per migliorare il sistema sanitario sudanese affinché si possa assicurare alla maggior parte della popolazione possibile l’accesso a servizi sanitari di qualità.
Vassallo ha ricordato il ruolo di Donor Convener dell’Italia nell’ambito del Programma dell’ONU Scaling Up Nutrition -SUN, movimento globale nato nel 2010 per dare impulso alla lotta contro la malnutrizione volto a concorrere alla realizzazione dell’Obiettivo 2 dell’Agenda 2030, ovvero “Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione e promuovere l’agricoltura sostenibile”.
Il rappresentante della Sede AICS di Khartoum – Vincenzo Racalbuto – ha ricordato che la Cooperazione è impegnata in altri tre Stati (Gedaref – Kassala e Khartoum) per migliorare l’ accesso equo ai servizi sanitari di base. È importante assicurare il supporto all’approccio 1000 giorni, che mira a concentrare gli interventi nutrizionali nell’arco di tempo compreso tra l’inizio della gravidanza e il secondo compleanno del bambino, periodo cruciale per ridurre mortalità, morbilità e le lesioni irreversibili del bambino, ha concluso il Direttore. (@OnuItalia)