ROMA, 10 GENNAIO – “L’Italia ripudia la guerra, lo recita la nostra Costituzione. Per questo ho chiesto ai siti naturalistici Unesco italiani di issare la bandiera bianca a sostegno della cultura della pace”. Lo ha annunciato il ministro per l’Ambiente Sergio Costa su Facebook.
“Così come è avvenuto negli altri siti Unesco, anche l’Italia, con il suo straordinario patrimonio naturalistico, si faccia portatrice nel mondo di un messaggio di pace. I siti culturali vanno preservati e non minacciati”, ha detto Costa.
In base alla Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale, adottata nel 1972, l’UNESCO ha fino ad oggi riconosciuto un totale di 1121 siti (869 siti culturali, 213 naturali e 39 misti) presenti in 167 Paesi del mondo.
Attualmente l’Italia e la Cina sono le nazioni che detengono il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità: 55 siti.
Per l’Italia, di questi 55 siti 5 sono siti naturali (Isole Eolie, Monte San Giorgio, Dolomiti, Monte Etna, Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa) e, nell’ambito dei rimanenti 50 siti del Patrimonio Mondiale, 8 sono paesaggi culturali: Costiera Amalfitana, Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto), Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, Val d’Orcia, Ville e giardini medicei in Toscana, Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. (@OnuItalia)