MADRID, 2 DICEMBRE – Tra allarmi per lo stato presente delle cose e speranza di un futuro più responsabile circa 25 mila delegati da tutto il mondo si incontrano da oggi al 13 dicembre a Madrid per i lavori della Cop25, la conferenza dell’Onu sull’ambiente che riunisce 220 paesi per affrontare le nuove sfide imposte dal cambiamento climatico.
Inizialmente prevista in Brasile, poi in Cile, la Cop 25 è stata spostata in Europa a causa della situazione di crisi causata da un’ondata di manifestazioni di protesta.
L’umanità, che sta subendo le conseguenze dei cambiamenti climatici, deve scegliere tra la “speranza” di un mondo migliore agendo ora o ‘la capitolazione’ ” ha dichiarato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in apertura dei lavori. “Vogliamo davvero restare nella storia come generazione di struzzi, che passeggiava
mentre il mondo bruciava?”, ha aggiunto il segretario parlando davanti ai rappresentanti dei circa 200 paesi firmatari dell’accordo di Parigi, tra cui circa 40 capi di stato e di governo. Il mondo è a un punto di “svolta” e “tra ora e la fine del prossimo decennio saremo su una di queste due vie: una è quella della capitolazione, dove come sonnambuli avremo superato il punto di non ritorno, mettendo in pericolo la salute e la sicurezza di tutti gli abitanti di questo pianeta”, ha spiegato Guterres. “L’altra opzione è la via della speranza. Un cammino di risoluzione e di soluzioni durevoli. Un cammino in cui i combustibili fossili resino dà dove dovrebbero essere, nel sottosuolo, e in cui arriveremo alla ‘neutralità del carbone’ entro il 2050″, ha proseguito il segretario generale delle Nazioni Unite, chiedendo che si metta fine alla “dipendenza dal carbone”. Sottolineando poi la propria “frustrazione” di fronte alla lentezza dei cambiamenti, ha ripetuto la sua richiesta ad agire in modo radicale e urgente: l’accordo di Parigi del 2015 è stato una “promessa solenne” ai popoli del mondo intero, ha proseguito.
Nonostante il ritiro dall’intesa per fermare il riscaldamento globale annunciato da Trump, la Presidente della Camera Usa, Nancy Pelosi è a Madrid: “Ci siamo ancora. Abbiamo una responsabilità morale nei confronti delle generazioni future”.
La Cop si riunisce mediamente una volta all’anno. È la Conferenza delle parti dell’Unfccc, il trattato internazionale sull’ambiente che punta alla riduzione delle emissioni di gas serra prodotto dalla Conferenza Onu sull’Ambiente e sullo sviluppo, meglio noto come Accordi di Rio. È stato adottato al termine dell’Earth Summit del 1992, celebre anche per il discorso di 6 minuti della tredicenne attivista canadese Severn Suzuki, per molti aspetti simile a quello pronunciato da Greta Thunberg all’Assemblea generale delle Nazioni Unite lo scorso 23 settembre.