ROMA, 8 NOVEMBRE – Una sessione negoziale tra l’Italia e la Tunisia per la conclusione di un accordo quadro su migrazioni e sviluppo, si è svolta alla Farnesina sotto la presidenza dal Direttore Generale per gli Italiani all’estero e le Politiche migratorie, Luigi Maria Vignali.
Per entrambe le delegazioni hanno partecipato rappresentanti ad alto livello dei Ministeri degli Esteri, dell’Interno e del Lavoro, con l’obiettivo di giungere a una gestione concertata dei flussi, allo sviluppo delle aree a rischio migratorio della Tunisia e al consolidamento della collaborazione sui rimpatri dei migranti tunisini irregolari. Nell’ultimo biennio i cittadini tunisini hanno rappresentato la prima nazionalità per ingressi irregolari via mare in Italia.
Secondo i dati del Viminale risultano 9.944 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio anno, di cui 294 nei primi giorni di novembre (239 solo nella giornata di domenica 3). I dati evidenziano una diminuzione degli arrivi via mare rispetto agli anni scorsi: del 55,21% sul 2018, quando furono 22.203, e del 91,30% rispetto ai 114.356 del 2017.
Dei quasi 10mila migranti sbarcati in Italia nel 2019, 2.557 sono di nazionalità tunisina (26%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Pakistan (1.142, 11%), Costa d’Avorio (1.044, 11%), Algeria (952, 10%), Iraq (805, 8%), Bangladesh (435, 4%), Iran (388, 4%), Sudan (358, 4%), Guinea (236, 2%) e Nigeria (206, 2%), a cui si aggiungono 1.821 persone (18%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.
Secondo il Viminale, sono stati 1.335, invece, i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto il nostro Paese via mare. Il dato, aggiornato al 4 novembre, mostra un deciso calo rispetto ai minori stranieri non accompagnati sbarcati sulle coste italiane lungo tutto il 2017 (15.779) e il 2018 (3.536).