NEW YORK, 26 SETTEMBRE – I Paesi del gruppo Uniting for Consensus, che dal 2005 spingono per una riforma che renda il Consiglio di Sicurezza piu’ democratico, trasparente e rappresentativo, hanno invitato oggi gli altri paesi della membership di esplorare l’idea di nuovi seggi non permanenti a più lungo termine, assegnati ai gruppi regionali delle Nazioni Unite e con la possibilità di una rielezione immediata, insieme ad un aumento di altri seggi non permanenti.
UfC ritiene che questa proposta possa essere la base per una possibile soluzione in grado di soddisfare le legittime aspirazioni di quei Paesi che desiderano contribuire regolarmente al mantenimento della pace e della sicurezza internazionali, oltre a fornire migliori opportunità agli Stati più piccoli, si afferma in una nota diffusa al termine di un incontro ministeriale presieduto dal ministro degli Esteri Luigi di Maio.
“Gli ultimi round negoziali che si sono svolti nel 2019 hanno confermato l’esistenza di crescenti aree di convergenza, ma anche la persistenza di opinioni divergenti sugli aspetti chiave della riforma. Desiderosi di ottenere risultati in questo processo, i Paesi del gruppo UfC ribadiscono che il Negoziato Inter-Governativo (IGN) rimane l’unica cornice legittima per discutere la riforma del Consiglio di Sicurezza, in piena trasparenza e con la partecipazione di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite”, riferisce la nota.
A tal fine, i Ministri del gruppo UfC ribadiscono la necessità e l’urgenza che gli Stati membri delle Nazioni Unite concordino su un modello di riforma in grado di rendere il futuro e più ampio Consiglio di Sicurezza più democratico, responsabile, rappresentativo, trasparente ed efficace, ribadendo che la creazione di nuovi seggi permanenti ostacolerebbe il raggiungimento di questi obiettivi. Di qui l’invito a continuare a impegnarsi costruttivamente nella ricerca di una soluzione di compromesso giusta ed equa che soddisfi l’interesse collettivo di tutti i 193 Membri delle Nazioni Unite, ottenendo il più ampio sostegno politico possibile. (@OnuItalia)