NEW YORK, 25 SETTEMBRE – Dopo tre giorni intensi, ora bisogna osare e con il Decreto Clima stiamo andando in questa direzione: “Insieme al ministro degli Esteri Luigi di Maio e al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, abbiamo rappresentato il Paese e tutti i cittadini italiani, spero al meglio, alle riunioni dell’Onu su clima e sviluppo sostenibile. Con forza, abbiamo alzato l’ambizione dell’Italia e abbiamo sostenuto, davanti a tutti i Paesi del mondo, con il massimo del pragmatismo, che ora è il momento di osare. Oggi l’IPCC ci dice che tra 20/30 anni spariranno i ghiacciai sotto i 3500 metri, questo vuol dire che il nostro Paese potrebbe essere colpito in pieno. Tra 30 anni. Praticamente domani”. Lo ha scritto sulla sua pagina facebook il ministro dell’Ambente Sergio Costa.
“Stiamo avviando un percorso per inserire la tutela ambientale nella Costituzione, e questo è un atto rivoluzionario e per nulla non scontato. Abbiamo già incentivato la riduzione degli imballaggi con un credito d’imposta per gli imprenditori, ora è il momento di incentivarlo anche per i consumatori. Stiamo lavorando per promuovere una mobilità differente, più sostenibile, per poter riciclare i rifiuti in modo da ricavarne nuove materie prime in modo da superare le strozzature del sistema”, ha detto Costa secondo cui in questi giorni l’Italia ha dimostrato di non volersi tirare indietro nella lotta al contrasto ai cambiamenti climatici: “Non tutti i Paesi si sono posti nella direzione giusta, ma sono convinto che la Storia li costringerà ad attivare tutte le misure necessarie per evitare altri disastri ambientali o una migrazione climatica così vasta che non avrà controllo. Mi auguro che anche le grandi potenze del mondo seguano questa direzione prima che sia troppo tardi”. (@OnuItalia)