(Di Luca Bergamaschi*)
NEW YORK, 20 SETTEMBRE – Lo sciopero globale per il clima è stato una delle manifestazioni globali più grandi di sempre. Con oltre 4 milioni di giovani in marcia in oltre 160 paesi lo sciopero di oggi ha segnato un nuovo record.
In Germania 1,5 milioni di giovani hanno inondato le città chiedendo tra l’altro molta più ambizione rispetto al programma sul clima appena presentato dal Governo tedesco. A New York 250 mila studenti hanno sfilato per le strade di Wall Street per richiedere un cambiamento radicale del sistema economico e finanziario.
Siamo di fronte a un punto di non ritorno della società. Ma allo tempo, se non agiamo ora, rischiamo di superare un punto di non ritorno climatico dalle conseguenze catastrofiche. La pressione sui Capi di Stato, che presenteranno una prima risposta sul clima lunedì al Palazzo di vetro dell’ONU, cresce di giorno in giorno. Assisteremo probabilmente a una collisione tra quello che la maggioranza della società vuole rispetto a quello che i Governi sono disposti a fare. Per conciliare questa frattura serve una nuova politica.
Anche in Italia dove le azioni proposte finora, incluse quelle della bozza del nuovo decreto ambiente, sono insufficienti. Per abbattere le emissioni di CO2 in Italia, di cui il gas e il petrolio sono responsabili per circa il 90%, occorre partire dallo sviluppo di piani pluriennali per l’uscita ordinata dal gas e dal petrolio in aggiunta a quella già prevista del carbone per il 2025. A livello europeo serve approvare la proposta della Banca europea per gli investimenti di interrompere i finanziamenti fossili a partire dal 2021. Purtroppo l’Italia si è schierata contro per difendere nuovi investimenti nel gas che grazie alla decarbonizzazione non ci servirà. La decisione finale sarà a metà ottobre: il nuovo Governo ha così un mese di tempo per rispondere positivamente all’ultima chiamata dei giovani.
*Luca Bergamaschi ha curato i negoziati internazionali sul clima e l’energia per la Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Gentiloni durante la Presidenza Italiana del G7 nel 2017. Come esperto di politica internazionale dell’energia e del clima collaboro con il think tank europeo E3G e l’Istituto Affari Internazionali per sviluppare e promuovere politiche sostenibili. Durante la campagna per le elezioni europee 2019 ho promosso, attraverso l’iniziativa Clima Europa, un manifesto per l’adozione di un Green New Deal europeo.(@OnuItalia)