ROMA, 7 SETTEMBRE – L’Italia è in prima fila per progetti che riguardano i paesi della fascia del Sahel e i Sids, i piccoli stati isola sulla linea del fronte del cambiamento climatico come hanno dimostrato le Bahamas devastate dall’uragano Dorian. Lo ha detto oggi su Facebook il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, annunciando la sua partecipazione alla Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sulla desertificazione, in corso a Nuova Delhi, in India.
“È uno dei drammi del nostro Pianeta. In Italia il 20% del Paese è a rischio desertificazione e oltre il 4% è già sterile. Un terzo delle terre emerse produttive negli ultimi 20 anni ha subito processi di desertificazione, significa oltre 1 miliardo di persone a rischio. È una delle prime cause di migrazione ambientale. Affrontare questi temi non è più rinviabile,” ha detto Costa commentando anche la manifestazione a Venezia di attivisti che hanno fatto irruzione sul red carpet del Festival del Cinema per richiamare l’attenzione sui cambiamenti climatici e la presenza in Laguna delle grandi navi. “Voglio dire loro che siamo dalla stessa parte della barricata: bisogna agire ora e questo dirò al resto del mondo”.
Costa ha osservato che la sua missione ha Delhi e’ fondamentale: “Per questo, concordandolo con il Presidente Conte, non potrò essere presente fisicamente il giorno della fiducia. Ma sono convinto che in questi giorni porterò la nostra bandiera con onore, combattendo sempre per la tutela dell’ambiente e del nostro Pianeta”. (@OnuItalia)