ROMA, 3 SETTEMBRE – Save The Children lancia un ennesimo appello per scuotere l’opinione pubblica mondiale a proposito dell’epidemia di Ebola che, a dispetto delle notizie rassicuranti di qualche mese fa, in Repubblica Democratica del Congo ha causato 2 mila vittime e il focolaio continua a provocare la morte dei bambini e a distruggere famiglie e comunità.
Quello in Rdc è stato un focolaio particolarmente letale, con un tasso di mortalità del 67%, molto più alto del tasso medio di mortalità per l’Ebola (55%). I più piccoli sono i più colpiti – ben oltre 500 bambini sono morti, molti altri hanno perso almeno uno dei genitori o non possono più andare a scuola, perché sono chiuse o perché sono costretti a lavorare per guadagnare. Il focolaio inoltre non è sotto controllo – solo qualche giorno fa è emerso un nuovo caso nella vicina Uganda, dove a una bambina di 9 anni proveniente dalla RDC è stato diagnosticato il virus. Esiste un rischio reale che l’epidemia continui per almeno un altro anno, con la concreta possibilità di un impatto a livello regionale.
Save the Children sottolinea che la comunità internazionale deve predisporre nuovi fondi per aiutare a prevenire la diffusione del virus nella regione e a evitare che ci siano ulteriori vittime. Dobbiamo continuare a lavorare con le comunità per trovare il modo di porre fine a questa epidemia. Il governo della Repubblica Democratica del Congo deve inoltre garantire che vi siano dosi sufficienti del vaccino Merck per almeno un altro anno e aumentare il numero di vaccini autorizzati a contrastare l’epidemia di Ebola. (@OnuItalia)