NEW YORK, 5 GIUGNO – I cinque membri dell’UE del Consiglio di sicurezza (Belgio, Francia, Germania, Polonia e Regno Unito) si sono uniti all’Italia, ai Paesi Bassi e alla Svezia come precedenti membri dell’UE del Consiglio di sicurezza in una condanna dei violenti attacchi in Sudan da parte dei servizi di sicurezza sudanesi contro i civili. “Siamo anche profondamente preoccupati per le notizie secondo le quali ai civili feriti è stato impedito di accedere a strutture mediche”, hanno detto i diplomatici in una dichiarazione letta fuori dalla camera del Consiglio di sicurezza.
Il Consiglio ha ricevuto ieri un briefing Consigliere speciale del Segretario generale per il Sudan, Nicholas Haysom, sugli ultimi sviluppi della crisi. “Questi attacchi mettono a repentaglio l’importante processo di transizione: esortiamo i servizi di sicurezza sudanesi a cessare tutti gli atti di violenza, a rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali e a garantire la sicurezza dei civili. Chiediamo una cessazione immediata della violenza”, si legge nella nota che sottolinea la responsabilità del consiglio militare transitorio nel garantire la sicurezza di tutti i sudanesi.
La dichiarazione esprime inoltre profonda preoccupazione per “l’annuncio unilaterale di cessare i negoziati, nominare un governo e chiedere elezioni entro un periodo di tempo troppo breve”. Offre quindi sostegno al popolo del Sudan “nella sua ricerca di una transizione concordata e ordinata, guidata da parte dei civili che stabiliscano le condizioni per libere ed eque elezioni”. (@OnuItalia)