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venerdì, Novembre 15, 2024

Beni confiscati: Frattasi (ANBSC) illustra a Vienna esperienza italiana per sequestri e restituzioni

VIENNA, 30 MAGGIO – Bruno Frattasi,  presidente dell’ANBSC – l’organismo che si occupa dell’amministrazione e della destinazione dei beni confiscati – ha partecipato ieri a Vienna al gruppo di lavoro dell’UNCAC, la convenzione dell’Onu contro la corruzione.

Il prefetto ha illustrato l’esperienza italiana sul tema dei beni confiscati e sequestrati, ribadendo l’impegno per la restituzione alla collettività di ingenti patrimoni accumulati dalla criminalità organizzata e dalle mafie. Si tratta di migliaia di sequestri che negli anni hanno riguardato immobili, denaro, preziosi, beni artistici e che non sempre riescono a tornare alla collettività come prevede la legge più importante della normativa italiana in materia di sequestro dei beni della criminalità organizzata, la cosiddetta Rognoni – La Torre (l. 646 del 1982).

Bruno Frattasi

A questa legge sono seguite varie altre norme –  la  109 del 1996, che consentì il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie – che sono infine state riorganizzate e raccolte nel Codice Antimafia (d.lgs. 159/2011), aggiornato dalla riforma del 2017.

Maria Novella Topi
Maria Novella Topihttps://onuitalia.com
Maria Novella Topi è stata a lungo capo servizio della Redazione Esteri dell'Ansa. Tra le sue missioni l'Albania (di cui ha seguito per l'agenzia la caduta del comunismo e le successive rivolte), l'Iraq e la Libia. Ha lavorato per lunghi periodi nell'ufficio di corrispondenza di Parigi. Collabora da Roma a OnuItalia.

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