ROMA, 17 MAGGIO – L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha reso noto che solo nell’ultima settimana almeno 944 persone hanno lasciato le coste della Libia, 64 sono morti, gli altri riportati nei lager.
Il tema delle migrazioni dalla Libia continua ad essere in cima alle agende di tutte le diplomazie e di molti governi ed è per questo che secondo il portavoce dell’organizzazione dell’Onu Charlie Yaxley, ”è necessario un duplice approccio che veda un aumento delle capacità di ricerca e di soccorso”, non solo da parte delle ong, “e un immediato aumento delle evacuazioni umanitarie di rifugiati e migranti dai centri di detenzione di Tripoli“. “Le navi delle ong hanno avuto un ruolo cruciale per salvare vite in mare e chiediamo agli Stati la revoca delle restrizioni logistiche e legali alle loro operazioni – ha insistito – Chiediamo anche agli Stati di offrire modi sicuri e legali per accedere al diritto di asilo”.
Ieri intanto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha incontrato a Palazzo Chigi il Comandante del LNA, Generale Haftar, nel quadro dei numerosi colloqui che l’Italia sta intessendo con le controparti libiche, i principali partner e le Nazioni Unite per far fronte alla “preoccupante involuzione sul terreno”. Secondo Palazzo Chigi, Conte ha ribadito la ”necessità di addivenire quanto prima a un cessate il fuoco per evitare l’insorgere di una crisi umanitaria nel Paese a tutela delle difficili condizioni del popolo libico”.