ROMA, 9 FEBBRAIO – “Corridoi universitari” per studenti rifugiati in Etiopia: la creazione di percorsi di studio e integrazione in Italia per giovani con status di rifugiato nel Paese africano è al centro di un Protocollo d’intesa firmato a Roma tra la Farnesina, l’Università di Bologna, UNHCR e la Caritas Italiana. Obiettivo: sostenere l’arrivo in Italia di cinque allievi dell’Università di Macallè che siano determinati a frequentare un biennio di specializzazione presso l’Ateneo bolognese.
Il ruolo della Farnesina consisterà nel gestire le domande di visto per studio degli studenti selezionati, agevolando gli appuntamenti in Ambasciata. Le pratiche di visto seguiranno poi la normale istruttoria del visto studio/immatricolazione universitaria e dovranno soddisfare i relativi requisiti di legge. Una volta in Italia, i cinque studenti selezionati faranno domanda per un permesso di soggiorno per studio. La scadenza per la domanda di inserimento nel programma e’ il 22 febbraio.
Il progetto “UNICORE” (University Corridors for Refugees), mirato per giovani che vedono nel nostro Paese un punto di riferimento culturale, è solo un tassello nella più ampia azione di sviluppo dei canali di immigrazione regolare per i rifugiati e i migranti vulnerabili che l’Italia ha da tempo intrapreso, coinvolgendo la società civile nelle iniziative di accoglienza e integrazione. Contribuiscono nello specifico all’iniziativa anche la ER.GO – Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia-Romagna, Federmanager Bologna – Ravenna, Gandhi Charity, Manageritalia Emilia Romagna, Next Generation Italy. UNI-CO-RE sarà realizzato in via sperimentale per gli anni accademici 2019/2020 e 2020/2021. Gli studenti rifugiati saranno selezionati mediante un apposito bando. (@OnuItalia)