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mercoledì, Dicembre 25, 2024

Giro in Ruanda: incontro con Presidente Kagame e l’Africa che verra’

KIGALI, 15 DICEMBRE – Un incontro con l’Africa che verra’. In visita a Kigali il vice ministro degli Esteri Mario Giro ha avuto un colloquio con Presidente ruandese Paul Kagame da cui ha avuto parole di riconoscenza per tanto sta facendo l’Italia. Cooperazione, imprese italiane in vari settori, dall’ aeronautica all’agroalimentare, anche queste sono opportunità reali che creano sviluppo, ha osservato Giro facendo il punto della giornata sulla sua pagina Facebook.
L’Italia ha implementato il training delle forze di sicurezza ruandesi, in particolare grazie al lavoro dei Carabinieri e sviluppato programmi innovativi per l’ambiente. “Dal Ruanda ho capito ancora una volta di più come sia dirimente connettere gli interessi nazionali italiani e europei con quelli dei Paesi di origine e transito. I flussi sono una grande questione umanitaria, e allo stesso tempo, il segno della sfida di trafficanti, terroristi e organizzazioni criminali contro le nazioni fragili del Sahel e dell’Africa occidentale”.
Poi però c’è anche un’altra Africa. L’Africa del cambiamento. I giovani africani cominciano ad associarsi ad un processo di start-up, imprese e nuovi lavori. “Tematiche trattate non a caso con intelligenza al recente summit di Abidjan. Qui per la prima volta ad un summit, c’era una rete di giovani di vari Paesi africani in movimento, all’insegna di un futuro migliore”, ha detto il viceministro.
L’incontro con il Presidente Kagame è stato anche l’incontro con il prossimo Presidente dell’Unione Africana. “Con lui – ha detto Giro – ho parlato anche delle sfide che si troverà ad affrontare come neopresidente e del suo piano di riforma dell’organizzazione stessa”. Kagame si raccomanda da tempo che l’Ua si occupi di meno cose, ma in maniera più approfondita, che si raccordi meglio con le organizzazioni regionali (Ecowas, Cemac, Sadeec, ecc.), che spenda meno e bene; che diventi autonoma finanziariamente (oggi oltre il 60% del suo bilancio è finanziato dai donatori come la Ue); che sia più efficace nelle crisi. La sua potrebbe essere una presidenza importante e di svolta. Infine, la nuova leadership della Ua dovrà occuparsi delle tante crisi politico-etniche e farlo in modo nuovo. L’Unione Africana di domani si prepara dunque a grandi mutamenti. Ne ha bisogno. Noi, ed è questo il mio messaggio: vogliamo sostenere questo processo”.

 

Alessandra Baldini
Alessandra Baldinihttps://onuitalia.com
Alessandra Baldini e’ stata la prima donna giornalista parlamentare per l’Ansa, poi corrispondente a Washington e responsabile degli uffici Ansa di New York e Londra. Dirige OnuItalia.

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