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giovedì, Dicembre 26, 2024

20 anni di donne soldato: leader Onu a convegno Difesa

ROMA/NEW YORK, 16 DICEMBRE – “Donne e Forze Armate. La parità in uniforme”: Questo il titolo del convegno organizzato dallo Stato Maggiore della Difesa per il ventennale dell’ingresso delle donne nelle Forze Armate e nella Guardia di Finanza, al quale oggi hanno preso parte, tra gli altri, la Rappresentante Speciale del Segretario Generale Pramila Patten, che ha portato un contributo sulle azioni intraprese dall’Onu contro la violenza di genere in situazione di conflitto, e il generale Stefano Del Col, capo missione e Force Commander di UNIFIL, la forza di pace delle Nazioni Unite nel Libano meridionale.

In Italia 16 mila donne in uniforme

Il convegno ha offerto un momento di riflessione e confronto su un tema attuale e importante anche per tutti coloro che hanno responsabilità pubbliche, a maggior ragione se queste sono di natura politica. Al primo dibattito intitolato “Da Ascoli a Herat: venti anni di donne soldato”, insieme al sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, sono intervenuti il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, il Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa, Generale di Corpo d’Armata Luigi De Leverano, i Capi delle Forze Armate, il professore Fabrizio Battistelli, sociologo ed esperto di organizzazioni militari.

Ad oltre 20 anni di distanza, sono convinto che la risposta più concreta ai propositi di quegli anni risieda oggi nelle oltre 16 mila donne in uniforme impegnate a garantire, con abnegazione e spirito di sacrificio, il loro supporto in tutte le articolazioni della Difesa, sul territorio nazionale e nei teatri all’estero”, ha detto Tofalo, “Nel tempo i passi in avanti sul fronte della parità di genere sono stati molti e il ruolo delle donne in uniforme è cresciuto tanto quanto l’attenzione nei loro confronti, all’interno di una prospettiva sempre più orientata alla integrazione di genere e alla promozione dell’empowerment femminile”.

La legge del 1999 fu un passaggio epocale

L’ingresso del personale femminile nelle Forze Armate e nei ruoli della Guardia di Finanza, avvenuto con la legge 380/1999 “Delega al Governo per l’istituzione del servizio militare volontario femminile”, rappresento’ un passaggio epocale per la nostra società, fino a quel momento, declinata prevalentemente al maschile. Nello stesso periodo in cui l’Italia accoglieva il personale femminile nella componente militare, anche le Nazioni Unite inserivano a pieno titolo la dimensione di genere nel settore della sicurezza adottando la Risoluzione 1325 (Donne, pace e sicurezza), vera pietra angolare che riconosceva – per la prima volta – la forte correlazione tra le disuguaglianze di genere, le condizioni di stabilità dei territori e la violenza, inclusa quella nei conflitti. (@OnuItalia)

 

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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