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Padova e Montecatini nuove “perle” italiane UNESCO

FUZHOU, 24 LUGLIO – I cicli di affreschi del XIV secolo di Padova sono stati iscritti oggi nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO insieme a un sito transnazionale: “Le grandi città termali d’Europa” che attraversa Arabia Saudita, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Regno Unito e include anche Montecatini. Salgono cosi’ a 57 i siti italiani presenti nella World Heritage List, più 14 iscritti nel patrimonio immateriale, per un totale di 71.

La decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale e’ stata presa durante la 44a sessione condotta in modalità virtuale. “L’iscrizione di Montecatini Terme e degli affreschi di Padova tra i siti Patrimonio Mondiale dell’Unesco è motivo di soddisfazione e orgoglio. Un risultato che testimonia l’unicità e la straordinaria ricchezza del patrimonio culturale e naturalistico dell’Italia”, ha commentato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

“Padova Urbs Picta” comprende otto complessi di edifici religiosi e laici, all’interno della storica città del Veneto, con una selezione di cicli di affreschi dipinti tra il 1302 e il 1397 da diversi artisti per diversi tipi di committenti e all’interno di edifici con diverse funzioni, e che tuttavia mantengono un’unità di stile e di contenuto.

Gli affreschi comprendono il ciclo della Cappella degli Scrovegni di Giotto, considerato l’inizio di uno sviluppo rivoluzionario nella storia della pittura murale, così come altri cicli di diversi artisti, in particolare Pietro e Giuliano da Rimini, Guariento di Arpo, Giusto de’ Menabuoi, Altichiero da Zevio, Jacopo Avanzi e Jacopo da Verona. Come gruppo, questi cicli illustrano come, nel corso di un secolo, l’arte dell’affresco si sia sviluppata lungo un nuovo slancio creativo e la comprensione della rappresentazione spaziale.

Padova e’ diventata cosi’, assieme a Tivoli, una delle poche città al mondo a custodire due siti UNESCO (l’altro e’ l’Orto Botanico): “Un primato che rafforza la leadership culturale dell’Italia, ribadisce la vastità del patrimonio culturale nazionale e riconosce il ruolo delle comunità nella tutela e promozione dei propri beni”, ha commentato il ministro della Cultura Dario Franceschini.

Il sito transnazionale “The Great Spa Towns of Europe” comprende 11 città, situate in sette paesi europei: Baden bei Wien (Austria); Spa (Belgio); Františkovy Lázně (Repubblica Ceca); Karlovy Vary (Repubblica Ceca); Mariánské Lázně (Repubblica Ceca); Vichy (Francia); Bad Ems (Germania); Baden-Baden (Germania); Bad Kissingen (Germania); Montecatini Terme (Italia); e Bath (Regno Unito).

Tutte queste città si sono sviluppate intorno a sorgenti naturali di acqua minerale. Testimoniano la cultura termale europea internazionale che si è sviluppata dall’inizio del XVIII secolo fino agli anni ’30, portando all’emergere di grandi resort internazionali che hanno influenzato la tipologia urbana intorno a insiemi di edifici termali come il kurhaus e il kursaal (edifici e stanze dedicati alla terapia), sale di pompaggio, sale per le acque, colonnati e gallerie progettati per sfruttare le risorse naturali di acqua minerale e per consentire il loro uso pratico per fare il bagno e bere.

Le strutture correlate includono giardini, sale di riunione, casinò, teatri, hotel e ville, così come infrastrutture di supporto specifiche per le terme. Questi insiemi sono tutti integrati in un contesto urbano complessivo che include un ambiente ricreativo e terapeutico accuratamente gestito in un paesaggio pittoresco. Insieme, questi siti incarnano il significativo interscambio di valori umani e gli sviluppi della medicina, della scienza e della balneologia, afferma l’UNESCO.

La decisione del Comitato fa seguito a quella relativa a Venezia: la citta’ e la sua Laguna non saranno iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale in pericolo. Il Comitato all’unanimita’ non ha infatti la proposta di inserire il sito “Venezia e la sua Laguna” nella lista del Patrimonio Mondiale in pericolo, avanzata dall’organo tecnico di valutazione ICOMOS (International Council on Monuments and Sites). (@OnuItalia)

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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