NEW YORK, 31 OTTOBRE 2025 – Nonostante la forte opposizione dell’Algeria, il Consiglio di sicurezza ha votato a favore di una risoluzione sostenuta dagli Stati Uniti, secondo cui il piano di autonomia del Marocco per il Sahara Occidentale è la soluzione “più fattibile” per il territorio conteso. La risoluzione, adottata con 11 voti favorevoli, nessuno contrario e tre astensioni e Algeri che si è rifiutata di partecipare, afferma che l’autonomia del Sahara Occidentale sotto la sovranità marocchina potrebbe essere la base per i negoziati per risolvere il conflitto che dura da 50 anni.
Il re del Marocco ha parlato di un “cambiamento storico” commentando la decisione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di sostenere il piano di
autonomia del Marocco per il Sahara Occidentale, teatro per decenni di conflitto tra Rabat e i separatisti saharawi del Fronte Polisario, sostenuti da Algeri. “Stiamo aprendo un nuovo e vittorioso capitolo nel processo di consacrazione della sovranità marocchina sul Sahara, destinato a chiudere definitivamente questa questione”, ha dichiarato Mohammed VI in un discorso, in cui ha espresso il suo “immenso orgoglio” per quanto deciso al Palazzo di Vetro.
Il Sahara Occidentale, colonia spagnola fino al 1975, è in gran parte controllato dal Marocco, ma è considerato un territorio non autonomo dalle Nazioni Unite. Un conflitto in loco contrappone Rabat ai separatisti del Fronte Polisario, sostenuti dall’Algeria. Finora, il Consiglio di Sicurezza aveva esortato il Marocco, il Fronte Polisario, l’Algeria e la Mauritania a riprendere i negoziati, interrotti dal 2019, per raggiungere una “soluzione politica praticabile, duratura e reciprocamente accettabile”. Ma su iniziativa degli Stati Uniti, la bozza di risoluzione messa ai voti oggi sostiene il piano presentato da Rabat nel 2007: autonomia sotto la sovranità marocchina per questo vasto territorio desertico, ricco di fosfati e acque pescose. Il testo lo considera “la soluzione più fattibile”. In questo contesto, la risoluzione invita il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres e il suo inviato speciale, Staffan de Mistura, a condurre negoziati “sulla base” di questo piano. (@OnuItalia)
