GINEVRA, 1 LUGLIO – In occasione della 59ma sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, l’Italia ha organizzato, insieme a Portogallo, Kenya e Ufficio dell’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani, un side-event sull’importanza di contrastare la discriminazione razziale, ridurre i pregiudizi e promuovere un dialogo che favorisca lo sviluppo di società coese ed eque.
L’evento ha permesso di evidenziare come sia necessario un impegno onnicomprensivo e di lungo termine per affrontare le cause profonde del fenomeno della discriminazione razziale, in particolare grazie a campagne di sensibilizzazione, moduli formativi, riforme giuridiche e politiche, coinvolgimento delle comunità locali, assistenza alle vittime, e verificando l’efficacia degli strumenti di protezione esistenti.
”La lotta contro ogni forma di discriminazione costituisce una delle priorità della candidatura dell’Italia al Consiglio Diritti Umani per il mandato 2026-2028 – ha sottolineato il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi.
Grassi ha poi evidenziato l’impegno italiano, a livello sia nazionale che internazionale, a favore della prevenzione e del contrasto della discriminazione razziale attraverso un approccio globale volto ad integrare la tutela legale, l’educazione, il dialogo e il coinvolgimento attivo delle parti interessate.
Nel corso dell’evento è intervenuto anche il Presidente del Comitato Interministeriale Diritti Umani (CIDU), Min. Plen. Giovanni Iannuzzi, per illustrare come il CIDU attribuisca la massima priorità al tema, anche in riferimento alle relative raccomandazioni del 4° ciclo di Esame Universale Periodico (UPR).
In particolare, l’Italia ha adottato il Piano Nazionale contro il Razzismo, Xenofobia ed Intolleranza, presentato da UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, istituito presso la Presidenza del Consiglio.